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Cronaca Castelfranco di Sotto

Minaccia di tagliarsi le vene: l'Unione Inquilini risponde all'on. Morganti

Dopo il gesto della signora di Castelfranco di Sotto, per protestare contro l'assegnazione di una casa popolare troppo piccola, l'Unione Inquilini controbatte all'intervento dell'eurodeputato: "Il rischio è una battaglia contro gli stranieri"

Scattano le polemiche sulle dichiarazioni dell'eurodeputato Claudio Morganti intervenuto sulla vicenda della signora di Castelfranco di Sotto che ha provato a tagliarsi le vene, perchè non è stata assegnata alla figlia ed alla nipote una casa popolare adeguata. A prendere la parola è la sezione del Valdarno Inferiore dell'Unione Inquilini di Pisa che, in un comunicato firmato dall'avvocato Luca Scarselli, ribatte alle dichiarazioni dell'onorevole, per il quale cittadini in attesa di una casa popolare da molto tempo si vedono superare, nelle graduatorie per l'assegnazione degli alloggi, da persone da poco residenti in Italia.

"Per rispetto non entriamo nella vicenda personale che ha portato ad un simile gesto ed alla signora va la nostra piena solidarietà - afferma Scarselli - invece, teniamo a rispondere alla presa di posizione, notevolmente fulminea, dell'eurodeputato dell'Eld, Claudio Morganti che, di fronte al problema dell'esiguo numero di case popolari disponibili, sembra considerare come panacea di tutti i mali l'innalzamento degli anni di residenza occorrenti per poter partecipare all'assegnazione delle case popolari. Vorremmo ricordare semplicemente - ironizza l'avvocato rappresentante dell'Unione Inquilini - che se dividi zero per dieci o per venti fa sempre zero...Questa è matematica e non politica".

"Il problema - prosegue Luca Scarselli - non è l'innalzamento degli anni di residenza per poter richiedere l'assegnazione di una casa popolare, ma il fatto che, salve rare eccezioni, non ne vengono costruite di nuove. In una situazione del genere forse converrebbe di più all'eurodeputato combattere per maggiori fondi all'edilizia pubblica che, invece, per una mera questione anagrafica. Infatti, a nostro avviso, con la suddetta proposta si rischia di fare solamente una 'battaglia contro gli stranieri', che certamente è molto semplice e proficua dal punto di vista elettorale, ma che non risolve i veri problemi del diritto alla casa".

E se l'Unione Inquilini condivide l'idea dello stesso Morganti per il quale dovrebbero essere fatti maggiori controlli nelle case popolari per verificare che chi le abita abbia veramente il diritto di viverci, la stessa Unione condanna il suo intervento in concomitanza di un gesto così tragico come quello compiuto dalla 50enne di Castelfranco di Sotto. "Si rischia che il gesto venga svilito e strumentalizzato per fini politici" conclude l'avvocato Luca Scarselli.

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