Cascina, funerale per la scuola pubblica: bara e lapide in presidenza

Hanno sfilato portando a spalla una bara per celebrare il funerale della scuola pubblica e ribadire il proprio no alla riforma della scuola del governo Renzi. Sono i ragazzi del Collettivo Resistenza Studentesca del Liceo artistico 'Russoli' di Cascina che hanno deciso di scendere in piazza (mercoledì i collettivi studenteschi avevano invece incontrato il provveditore) in un corteo che ha attraversato il paese.

Tanti i motivi della protesta, su tutti il capitolo dell'edilizia scolastica. "Con la buona scuola sono stati promessi miliardi per la manutenzione delle scuola - affermano gli studenti - ma fino ad ora non si sono visti miglioramenti, anzi, ci sono documenti che riportano che questi soldi vengono spesi per strumenti elettronici (come computer, lavagne elettroniche e tablet), nel mentre le scuole si allagano e ci crollano addosso". 

Poi non vengono condivisi i provvedimenti disciplinari. "Le note, che dovrebbero essere semplici annotazioni, sono diventate strumento di ricatto, che influiscono non solo sul voto di condotta ma addirittura su sospensioni ed espulsioni - dicono ancora - le assenze, se vengono superate di 50 giorni, vengono punite con la bocciatura e addirittura i ritardi, spesso fatti a causa di servizi di trasporto inefficienti, vengono contestati. Fino ad arrivare al recente divieto di fumo, che trasforma il professore in un vero e proprio poliziotto, che può multare e segnalare in Consiglio di Classe il delinquente che infrange le leggi".

I ragazzi sono entrati a scuola e hanno depositato la bara di fronte alla presidenza. In assemblea hanno poi affrontato i problemi del mondo scuola.