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Cronaca

Protesta alla Prefettura per i tagli ai fondi per la morosità incolpevole e per il contributo affitti

L'azione è stata promossa da Asia Usb: "Il governo Meloni continua la lotta ai poveri, smantellando quei pochi provvedimenti di sostegno a chi è in difficoltà come il reddito di cittadinanza e ora i contributi all'affitto"

Un partecipato presidio di lavoratori, studenti, pensionati e bisognosi di casa si è svolto questa mattina, 3 marzo, alla Prefettura di Pisa, per protestare contro i tagli del Governo ai fondi per la morosità incolpevole e per il contributo affitti. L'azione è stata promossa da Asia Usb Pisa, che con Fabrizia Casalini spiega: "In questi giorni il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha confermato lo stop ai fondi per sostenere le famiglie costrette dalla crisi alla morosità incolpevole, definendoli bonus che risolvono solo una tantum il problema degli sfratti. 'Occorre - dice il ministro - un grande piano casa a livello nazionale e non interventi sporadici'. Di questo piano casa però non c'é alcuna traccia, mentre sappiamo per certo che non ci saranno più i 320 milioni, stanziati nel 2022, per la morosità incolpevole".

"L'aumento della povertà, dovuta al continuo decremento di stipendi e pensioni (-2,9% negli ultimi 20 anni), all'inflazione ed al caro vita - avvisa la Casalini - aumenterà in modo esponenziale il numero degli sfratti, che ad oggi sono oltre 70mila a livello nazionale, tra questi le centinaia in corso a Pisa, che si piazza tra le prime città in proporzione al numero di abitanti, con un aumento del 604, 30% di richieste di esecuzioni forzate e un + 553,85% di sfratti eseguiti con la forza pubblica. A livello nazionale più di novecentomila sono le famiglie in povertà  assoluta e, solo nella nostra città, nel 2022 le domande per avere un contributo all’affitto sono state 1.004 con una spesa di 1,1 milioni di euro".

La situazione non migliora nemmeno per chi una casa la ha: "Aumentano anche le famiglie - aggiunge la sindacalista - che non riescono a pagare il mutuo, a causa dell’aumento vertiginoso dei tassi di interesse imposto dalla Banca centrale europea. Senza il rifinanziamento del Governo, i Comuni dovranno così far fronte alle richieste con risorse proprie togliendole da altre voci di spesa sociale, come impone il pareggio di bilancio imposto dall’Unione Europea, inserito nella Costituzione italiana e trasformato in 'patto di stabilità' per le amministrazioni comunali. Il governo Meloni continua la lotta ai poveri, smantellando quei pochi provvedimenti di sostegno a chi è in difficoltà, come il reddito di cittadinanza e ora i contributi all’affitto". 

"Il Comune di Pisa - scrive in una nota Potere al Popolo! - per garantire davvero il diritto alla casa nella nostra città dovrebbe opporsi concretamente all'indirizzo generale del Governo Meloni. I fondi del bilancio comunale per colmare il definanziamento nazionale devono essere presi dall'extra tassazione delle rendite dei grandi proprietari immobiliari della città attraverso l'aliquota Imu comunale, palazzinari che spremono studenti e famiglie con affitti da rapina, oltre che con il dirottamento del milione di euro speso dal comune nel 2022 per le tasche di oltre 30 impresari alberghieri che hanno speculato direttamente sull'emergenza abitativa cittadina. Anche la Prefettura di Pisa ha una enorme responsabilità in merito all’emergenza abitativa che Pisa sta vivendo, dato che non ha mai risposto alle richieste di blocco degli sfratti provenienti da Asia Usb e da altri sindacati e movimenti cittadini in difesa di inquilini e assegnatari. Contro queste politiche ferocemente antipopolari l’unica strada è quella del conflitto, al fianco dei bisognosi di casa e del sindacalismo conflittuale. La casa è un diritto per il quale ci batteremo con tutte le nostre forze".

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