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Cronaca

Sindacati in protesta alla Agape, la presidente: "Basta creare panico"

Gessica Massei risponde alle critiche: "Il cooperativismo sociale è in difficolta, ma non c'è nessun immobilismo. Noi sempre disponibili al confronto"

"Respingo con forza il contenuto del comunicato sindacale, anche se condivido il momento di difficoltà che caratterizza il cooperativismo sociale nel suo complesso". Gessica Massei, presidente della cooperativa Agape, risponde ai sindacati che hanno dichiarato lo stato di mobilitazione permanente, una protesta che già a gennaio era sfociata in uno sciopero. 

La cooperativa di Fornacette gestisce una serie di strutture, centri per l'infanzia, rsa e centri diurni in Toscana. "La nuova governance di Agape - spiega - ha dovuto accogliere proprio questa sfida ampliando il ventaglio di possibilità verso nuovi orizzonti sia sul settore pubblico che privato". Massei descrive i servizi riacquisiti: "Cinque Centri Diurni per Disabili, sui quali in un primo momento proprio gli educatori professionali hanno vissuto l'incertezza della continuità lavorativa, che Agape non solo ha garantito ma in alcuni casi ne ha migliorato le condizioni. Così come per il Servizio Sociale nel quale i lavoratori, 31 persone, oltre a mantenere la propria occupazione, hanno incrementato, alcuni di loro, anche le condizioni contrattuali, con un miglior favore".

Si va dagli sportelli Informagiovani nei territori dell'Unione Valdera insieme a Ponsacco, Crespina-Lorenzana, Santa Maria a Monte e Calcinaia, passando ai campi solari, agli sportelli scuola nella zona pisana e non solo. La presidente Massei anticipa poi che l'acquisizione di un immobile che vedrà al proprio interno l'attivazione di servizi di tipo sanitario oltre che socio-sanitario, destinati a persone disabili e minori. Attività che quindi "sono del tutto incompatibili con lo stato di 'immobilismo' lamentato. Certo, i tempi di realizzazione, attivazione e implementazione dei servizi privati non sono brevi e questo può dare la sensazione di un rallentamento, tuttavia, lo sforzo della Cooperativa è sicuramente molto alto, sia in termini economici che di impiego di energie e risorse umane, per garantire un ampliamento dei servizi svincolati dalle logiche di appalto".

La presidente riconosce i timori dei lavoratori e lancia una stoccata ai sindacati: "Gli appalti che, legittimamente, preoccupano molto in questo particolare momento storico per molteplici motivi non debbono tuttavia, essere vissuti con un'ansia occupazionale soverchia rispetto alla realtà. Ricordiamo che le normative impongono, anche in caso di cambi gestione, clausole di salvaguardia del personale dirette alla tutela delle posizioni lavorative. Creare panico e terrore nei lavoratori, rappresentando scenari apocalittici, pone in capo a chi utilizza questi strumenti, la massima responsabilità rispetto alla creazione di stati emotivi e psicologici di ansia per il proprio futuro".

La disponibilità al dialogo comunque c'è: "La cooperativa è stata disponibile facendo numerosi incontri con le organizzazioni sindacali proprio per aggiornarle in merito all'andamento generale e affrontare le istanze riportate. Non è mai stata intenzione di questa Direzione interrompere la dialettica tra le parti, nel rispetto dei ruoli". 

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