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Cronaca Vicopisano

Vicopisano: sindaco e assessori in piazza per difendere gli uffici postali a rischio chiusura

L'azienda ha comunicato la chiusura degli sportelli di San Giovanni alla Vena e Uliveto dal 7 settembre. Il sindaco, Jury Taglioli, annuncia l'iniziativa: "Servizi importanti per i cittadini, non abbiamo intenzione di fermarci"

Sindaco e assessori in piazza per difendere gli uffici postali a rischio chiusura. Ad annunciare l’iniziativa contro i tagli decisi dall’azienda è Juri Taglioli, sindaco di Vicopisano.

"Il 21 agosto, alle 9.30 - scrive in una nota il primo cittadino - sarò in presidio con vicesindaco, assessori e amministratori davanti all'ufficio postale di Uliveto Terme e il 22 agosto, alla stessa ora, davanti all'ufficio postale di San Giovanni alla Vena, sia per contestare ufficialmente e pubblicamente questa decisione irresponsabile di Poste sia per incontrare i cittadini che invito a venire numerosi. Non li lasceremo comunque mai da soli, valuteremo alternative e ogni soluzione praticabile per andare loro incontro e garantire loro i servizi mancanti in paese, se Poste non dovesse ascoltarci".

Dopo il ricorso al Tar e il percorso intrapreso, anche in collaborazione con Regione, Anci e Uncem il comune di Vicopisano ha infatti ricevuto una nuova comunicazione ufficiale, da parte di Poste, in merito alla chiusura degli sportelli di San Giovanni alla Vena e di Uliveto Terme a partire dal 7 settembre.

"Ci tengo a comunicare ai cittadini - prosegue Taglioli - che non abbiamo intenzione di fermarci, stiamo continuando a fare ogni passo possibile e ogni azione necessaria per evitare la chiusura, oltre ad aver fatto nuovamente ricorso al Tar. Gli uffici postali di San Giovanni alla Vena e di Uliveto Terme offrono servizi importanti per i cittadini e soprattutto per le persone che hanno difficoltà a spostarsi. La loro chiusura rappresenta un fatto estremamente negativo ed equivale a lasciare in uno stato di abbandono la popolazione più fragile e più anziana. Non vogliamo né possiamo permetterlo."

"Siamo sulla stessa linea - conclude il sindaco - del presidente della Regione, Enrico Rossi e della presidente Anci Toscana, Sara Biagiotti. Esiste ancora una convenzione fra lo Stato e l'azienda pubblica, per cui si deve garantire il servizio, daremo ancora battaglia contro questa decisione di Poste. Come ha detto giustamente Rossi se dobbiamo prendere atto che Poste è un'azienda privata come tutte le altre ne trarremo conseguenze, valuteremo magari, anche come Comune, di far ricorso ai servizi di altre aziende".

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