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Cronaca

Al via le prove d'ammissione alla Scuola Sant'Anna: "Lezioni in presenza, fiducia ai ragazzi"

Ultime selezioni a Palazzo dei Congressi per oltre 200 aspiranti allievi: si parte con Ingegneria. La rettrice Nuti: "Diamo un segnale di ripartenza"

In 650 hanno passato le selezioni online organizzate dal Consorzio Cisia ed ora ci sono le prove scritte ed orali, in presenza. Sono iniziate oggi, 26 agosto, le ultime prove di ammissione alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa: 220 aspiranti allievi si contendono i 60 posti disponibili. Alle 13 di oggi sono iniziati gli ingressi contingentati nei luoghi deputati al rispetto del distanziamento anti-Covid, cioè Palazzo dei Congressi e l'Hotel Galilei. E' il momento della prima prova scritta, a cui ne seguirà una seconda e poi i colloqui orali. Un modello che si replicherà anche per tutte le classi, a partire con quella di oggi di Ingegneria: 11 posti, oltre 100 candidati. 

La rettrice del Sant'Anna Sabina Nuti ha spiegato che "la procedura in presenza garantisce il massimo livello di merito nelle prove, riusciamo a farlo sicuramente anche grazie ai numeri comunque contenuti". Sulla ripartenza 'ordinaria' dell'anno accademico conferma poi che "le lezioni partiranno in presenza. Dal primo settembre i ragazzi rientreranno alla Scuola a gruppi di 25, ogni due giorni con test sierologici, per arrivare ad ottobre ad essere al completo. Se le regole si possono rispettare, le attività in presenza sono le più efficaci. E' un momento difficile per l'università e il nostro Paese, è un segnale positivo che le richieste di iscrizione siano aumentate". Una volta a regime poi sarà data "fiducia ai ragazzi per quanto riguarda le norme anti-Covid da rispettare negli ambienti comuni come biblioteca e mensa, ma anche negli spazi esterni. E' un segnale anche questo da dare, insieme alla volontà di ripartire insieme alla città".

E' nell'ottica della collaborazione che si realizza così il programma 'Pisa accoglie il talento', il sistema di misure con cui i tre atenei cittadini danno il benvenuto agli studenti e cercano di intercettare le loro esigenze, in modo da favorire il numero delle iscrizioni. L'Università di Pisa ad esempio fornisce informazioni sulla propria offerta formativa e sulle relative procedure di immatricolazione durante alcune di queste prove di ammissione, come quella odierna, grazie alla presenza di un angolo informativo di Matricolandosi. La Scuola Normale Superiore svolge le prove orali a Pisa, in presenza. Sono iniziate lunedì 24 per la Classe di Scienze, mentre lunedì 31 riguardano la Classe di Lettere e il lunedì successivo quella di Scienze Politiche e Sociali, con oltre 300 partecipanti.

Prove di ammissione al Sant'Anna al tempo del Coronavirus

E' chiaro che l'Università di Pisa abbia numeri diversi, al pari di potenzialità di uso o recupero di altre strutture, sia di proprietà che in accordo con le istituzioni cittadine. Un rapporto, quello fra città ed Università, ma in particolare fra amministrazione comunale e Rettore, che ha presentato non poche frizioni, come nell'ultimo caso dei test d'ammissione in corso nelle tensostrutture installate a Pontedera

Per quanto riguarda Ingegneria fa il punto il presidente della Scuola interdipartimentale Unipi Alberto Landi: "Quest'anno le lauree magistrali partiranno in presenza, mentre le matricole inizieranno con la didattica a distanza, con poi una necessaria rivalutazione in base a come sarà la situazione Covid. Tutti comunque potranno beneficiare delle lezioni online. E' una filosofia dettata da questo periodo così incerto e difficile da prevedere, si è scommesso sulla chiarezza di questa prima impostazione per mantenere elevato il numero di iscritti, in vista poi della loro successiva integrazione nella vita studentesca e cittadina. Le prime sensazioni sono positive, al momento ci sono più iscritti ora rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso".

Per Ingegneria si parla di una riduzione di presenze di circa il 50%. Valuta Landi "Fra i 1000 ed i 1300 sono studenti magistrali, così come quelli iscritti ai primi anni, circa un quinto dell'intera Università (i primi in presenza, gli altri a distanza ndr). Considerando un posto a lezione ogni 4-5, l'Ateneo non ha strutture per accogliere maggiori studenti. Chi di competenza, fra Rettorato ed istituzioni locali, avrà avuto le sue interlocuzioni. L'indicazione per noi era di avere lezioni in presenza: l'università si fa guardandosi negli occhi, ne siamo tutti consapevoli, Rettore compreso ovviamente. E' una situazione difficile per tutti. Anche recuperare degli immobili richiede tempo e risorse. Poi certo, più spazi abbiamo e più siamo contenti". 

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