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Cronaca

Daspo urbano, il Questore: "La movida non si combatte solo con la repressione"

Alberto Francini spiega i motivi che hanno spinto a tenere fuori Piazza dei Cavalieri e Piazza delle Vettovaglie dalla mappa per l'applicazione del provvedimento: "Le risorse a disposizione sono limitate"

"Il fenomeno della movida non può essere combattuto solo con provvedimenti di carattere repressivo. Serve un doppio binario: accanto ai presidi di polizia, che pure sono utili, servono anche iniziative di carattere sociale e culturale". E' quanto affermato dal questore di Pisa, Alberto Francini, sentito oggi, lunedì 13 novembre, in audizione in Commissione Consiliare in merito al cosiddetto daspo urbano. Francini ha spiegato ancora una volta i motivi che hanno spinto a tenere fuori Piazza dei Cavalieri e Piazza delle Vettovaglie dalla 'mappa' proposta per l'applicazione del provvedimento. "Dovevamo fare una scelta - ha sottolineato Francini - valutando, nelle varie aree della città, sia l'entità dei fenomeni descritti nella legge Minniti che l'entità delle risorse su cui possiamo contare che, ovviamente, è limitata". 

Secondo il Questore anche Piazza dei Cavalieri e Piazza delle Vettovaglie "sono sensibili a quei fenomeni descritti nella legge, tuttavia sono anche frequentati, soprattutto in certi momenti, da centinaia se non migliaia di giovani. Ipotizzando un intervento in quelle aree abbiamo quindi dovuto considerare anche gli effetti che un eventuale azione avrebbe potuto avere sull'ordine pubblico. Inoltre le risorse a disposizione sono limitate e non possiamo concentrarle tutte per tentare di regolare gli aspetti legati alla 'tranquillità urbana'".

Francini ha quindi ricordato che nei weekend, momento in cui la concentrazione di giovani in centro è più elevata, "molti agenti sono utilizzati anche per garantire la sicurezza durante le partite del Pisa Sc, con uno sforzo non indifferente". Insomma secondo Francini la proposta avanzata all'amministrazione, e condivisa con le altre forze dell'ordine e con il prefetto, "è basata sul buonsenso e l'equilibrio. Ovviamente ora sarà la politica che dovrà decidere".

Francini ha quindi spiegato come nel concreto verrà applicato il daspo urbano. "Inizialmente - ha detto Francini - al trasgressore viene notificato un ordine di allontamento. Il daspo vero e proprio verrà però applicato solo in caso di comportamento reiterato nelle 48 ore successive. Si tratta quindi di un provvedimento di secondo grado che può essere adottato solo dal questore, il quale è chiamato a valutare caso per caso la situazione. Le linee guida che ci siamo dati a proposito come Polizia di Stato ci dicono di usare il buonsenso e l'equilibrio e di considerare anche i cosidetti aspetti sociali legati a ogni singolo caso". 

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