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Biblioteca comunale: oltre 600 firme per dire 'no' alla riduzione degli orari di apertura

Diritti in Comune: "Servono investimenti sul personale e la piena tutela dei lavoratori e delle lavoratrici"

Oltre 600 firme sono state depositate questa mattina, 16 gennaio, in Comune per dire 'no' alla riduzione degli orari di apertura della Biblioteca comunale Sms. Una decisione ventilata nelle settimane scorse dall'assessore alla Cultura, Pierpaolo Magnani. "L'Amministrazione comunale - scrive in una nota Diritti in Comune - giustifica la scelta come conseguenza dell’imminente pensionamento di buona parte del personale attualmente impiegato. Si tratta di una giustificazione inaccettabile in quanto i pensionamenti sono qualcosa di ampiamente noto e prevedibile, rispetto ai quali la giunta leghista non ha fatto altro che far finta di nulla senza prevedere né una soluzione concreta a breve termine, né un progetto a lungo termine".

Un atteggiamento che secondo la forza politica "non ha fatto altro che ricadere in maniera fortemente negativa in primo luogo sui lavoratori e le lavoratrici oggi in servizio e sulle centinaia di utenti che frequentano questo insostituibile spazio culturale della nostra città. Non vorremmo che la riduzione degli orari si concretizzasse nell'equiparazione della Biblioteca ad un qualsiasi altro ufficio comunale, con la conseguente chiusura il sabato e l'apertura solo in alcuni pomeriggi".

"La biblioteca comunale - continua Diritti in Comune - è un luogo vivo ed accogliente, uno spazio d’incontro e di crescita, sia sul piano culturale, sia sul piano relazionale. Un servizio che si rivolge all’intera cittadinanza e che deve essere considerato quindi universale e irrinunciabile, come la scuola o l’ospedale. Per questa ragione è importante investire e trovare subito delle soluzioni con un orario di apertura il più ampio possibile, che vada incontro alle esigenze di chi lavora, di chi abita fuori sede e di chi ha pochi momenti liberi per frequentarla. Tutto ciò deve avvenire con un investimento sul personale e la piena tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, dei loro diritti e salari".

Diritti in Comune chiede quindi "che l’orario della biblioteca resti almeno quello attuale, senza alcuna riduzione, e che l’amministrazione si impegni ad ampliarlo, come già avviene in altre biblioteche civiche della regione. Una biblioteca è viva solo quando è aperta: difendiamola".

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