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Cronaca San Rossore

Raduno scout a San Rossore: gli ambientalisti lottano ancora e mostrano gli effetti negativi

Un sopralluogo promosso da Fabio Garbari, Mauro Nozzolini, Alessandro Spinelli nella zona interessata dal raduno di agosto e al centro di alcuni interventi che hanno già "ripercussioni negative sull'ambiente"

Non si rassegnano. Nonostante le rassicurazioni dell'Ente Parco e l'appoggio della Regione Toscana (e la certezza che il raduno scout a San Rossore si farà), il gruppo di ambientalisti prosegue la sua battaglia per sensibilizzare ancor di più l'opinione pubblica sui rischi che il parco corre durante l'invasione pacifica delle migliaia di ragazzi e ragazze che parteciperanno alla Route nazionale Agesci ad agosto. Così domenica alle 9,30 Fabio Garbari, Mauro Nozzolini, Alessandro Spinelli, gli ambientalisti che sin dall'inizio hanno lottato contro il raduno, danno appuntamento ai cittadini davanti alla chiesa nel parco di San Rossore per un tour nella zona interessata dagli 'stati generali' del mondo scout. I tre ambientalisti faranno da guida per gli aspetti botanici e zoologici della zona. Sarà possibile visitare prato, bosco, lame, osservare tartarughe, nidi di gruccione e di tarantola e verificare anche i lavori iniziati.

"Nonostante il nostro appello per la difesa di San Rossore trovi sempre nuove adesioni e il consenso esplicito di tanta parte del mondo scientifico, la direzione del Parco mostra di non prendere in minima considerazione né le nostre analisi sull’impatto ambientale che il maxi raduno scout andrà a determinare né le proposte costruttive da noi avanzate (ad esempio lo spostamento dell’evento in altra zona) - affermano i tre esponenti del fronte dei contrari - anche la recente 'sfida' lanciata dal direttore nei confronti del mondo ambientalista (rappresentato eccellentemente dal prof. Pedrotti), più che un dialettico e franco confronto, si è rivelato solo un tentativo esplicito di difesa personale delle proprie decisioni, spostando l’attenzione da un piano ambientale/naturalistico ad uno normativo di mera osservanza delle disposizioni. Ancora una volta si vuole gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, nascondendo i veri problemi che l’appello ha messo in evidenza. Per eludere i tanti interrogativi aperti dal nostro intervento ora si tacciano i promotori di contrapposizione ideologica ora si crea una trincea di legittimità procedurale che tutto vuole giustificare. A riprova di questa volontà di andare avanti 'costi quel che costi', c’è l’inizio dei lavori che, in sordina, è avvenuto da giorni all’interno della Tenuta e che, purtroppo, sta già mostrando i suoi effetti  negativi". Da qui l'idea di toccare con mano 'i preparativi' e di visitare la zona della tenuta interessata dall'appuntamento di agosto.

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