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Cronaca

Ragazza violentata a Porta a Mare: resta in carcere il 30enne accusato di stupro

Sabato l'udienza di convalida del fermo. L'uomo, assistito dal suo legale, si è difeso sostenendo che il rapporto sarebbe stato consenziente. Una versione che però non ha convinto il giudice

Il tunisino di 30 anni accusato di aver violentato una giovane di 19 anni rimane in carcere. Nella giornata di ieri, 10 agosto, si è infatti svolta l'udienza di convalida davanti al gip Pietro Murano. Il trentenne, assistito dal suo legale, si è difeso dalle accuse. Secondo la sua versione dei fatti il rapporto sessuale avuto con la 19enne livornese sarebbe stato "consensuale". Una difesa che non ha però convinto il giudice che ha confermato l'arresto.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato, diretta dal dottor Fabrizio Valerio Nocita, erano iniziate subito dopo aver raccolto la denuncia della ragazza che aveva conosciuto il 30enne intorno alle 2 della notte tra martedì 6 e mercoledì 7 agosto mentre si trovava insieme ad un gruppo di amici sui lungarni.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i due, dopo alcune ore trascorse insieme nelle piazze del centro, si erano defilati dagli amici della giovane per bere qualcosa. Con questa scusa lo straniero avrebbe portato la ragazza, livornese e dunque poco pratica della città di Pisa, nell'area di Porta a Mare dove si sarebbe consumata la violenza. Il 30enne, privo di precedenti, di fatto senza fissa dimora e da poco tempo gravitante sul territorio pisano, è stato poi rintracciato il giorno successivo, l'8 agosto, nell'area Ex Galazzo, sempre nel quartiere di Porta a Mare.

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