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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pontedera

Ferisce quattro persone nella casa famiglia, la cooperativa: "Il ragazzo presentava un malessere"

Sono stati gli stessi operatori della cooperativa Arnera a chiamare il 118. Poi la situazione è però degenerata

E' la cooperativa Arnera, che gestisce la casa famiglia nel quartiere Oltrera dove è avvenuto l'episodio che ha visto un ragazzo maggiorenne dare in escandescenza e ferire 4 persone, ripercorrere e raccontare come si sono svolti i fatti.

"Ieri sera verso le 22:30 in un appartamento per l'autonomia dei ragazzi neo-maggiorenni situato a Pontedera e gestito dalla Cooperativa Arnera è stato chiamato il 118 perché intervenisse su un ragazzo che evidenziava un forte malessere psicofisico - racconta il presidente della Cooperativa Marco Cioni - durante le operazioni di intervento del 118 il ragazzo ha avuto una forte crisi ed in apparente stato confusionale ha aggredito quanti cercassero di soccorrerlo ferendo dapprima due operatori della struttura e successivamente due Carabinieri intervenuti. A quel punto il giovane è stato prelevato dalle forze dell'ordine e trattenuto per gli accertamenti del caso".

"L'appartamento in gestione è aperto dal maggio 2015 e rientra nella sperimentazione regionale legata all'accompagnamento verso l'emancipazione e l'autonomia di ragazzi e ragazze in condizioni di forte disagio o in stato di abbandono e rappresenta una delle poche opportunità per costruirsi un futuro evitando di rimanere in una situazione di vulnerabilità e di rischio - aggiunge Cioni - ad oggi sei giovani hanno usufruito di tale servizio con ottimi risultati. Sono stati infine subito attivati percorsi di sostegno per gli operatori e gli utenti interessati".

Sull'episodio interviene anche il sindaco di Pontedera Simone Millozzi: "Voglio esprimere vicinanza e solidarietà agli operatori della Cooperativa Arnera ed ai due Carabinieri che ieri sera sono stati aggrediti e feriti da un ragazzo durante un intervento presso un appartamento per l'autonomia di neo-maggiorenni a Pontedera.  Dai primi contatti con la cooperativa e le forze dell'ordine ho appreso che si è trattato di un gesto estemporaneo ed improvviso causato da un disturbo psicofisico del giovane, consumato non all'interno della struttura per minori ma nel contiguo locale che ospita un progetto sperimentale della Regione finalizzato ad accompagnare verso l'emancipazione e l'autonomia giovani in condizioni di forte disagio o in stato di abbandono".
"L'episodio, che ritengo grave e che condanno in modo netto - prosegue Millozzi - non deve tuttavia mettere in discussione la bontà del qualificato lavoro e della preziosa funzione di una struttura che è da anni inserita nella rete territoriale dei servizi di protezione sociale e rappresenta una delle poche opportunità offerta a minorenni e neo-maggiorenni in stato di difficoltà e di disagio familiare di costruirsi un proprio percorso di autonomia e di argine a situazioni di vulnerabilità e di rischio. Molti ragazzi in questi anni ne hanno potuto usufruire con risultati soddisfacenti per sé e l'intera comunità.
Oltre a ringraziarli per l'inestimabile servizio che svolgono quotidianamente per la nostra città, auguro agli operatori ed ai carabinieri feriti una pronta guarigione”.

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