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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Lajatico

Randagismo in Valdera: in 2 anni dimezzati i cani senza padrone

A dicembre 2014 gli animali ricoverati nel canile dell'associazione 'La Valle Incantata' di Lajatico erano 63, adesso sono 28. Quasi 100mila euro il risparmio per l'Unione

Dalla custodia all'adozione e alla sensibilizzazione. E' questo il processo che, dalla fine del 2014 ad oggi, l'Unione Valdera ha intrapreso sul tema di randagismo. Protagonisti dell'azione gli 'Amici Animali a 4 Zampe Onlus', associazione composta da circa 20 volontari attivi che gestisce il Parco Canile 'La Valle Incantata' di Lajatico, vincitrice della gara che le ha affidato il compito di fronteggiare il fenomeno sul territorio dei Comuni della Valdera.

"Erano 63 i cani senza padrone che abbiamo preso in custodia nel dicembre del 2014, momento in cui abbiamo ufficialmente iniziato il nostro percorso con l'Unione Valdera - spiega la presidente Rossella Prosperi - da allora, grazie ad attività di sensibilizzazione nelle scuole e a un'intensa campagna adozioni, siamo riusciti non solo a trovare una famiglia a moltissimi di quegli animali, ma anche ad affidare a nuovi padroni un altissimo numero di cani accalappiati. Il numero iniziale si è drasticamente ridotto: i cani sono passati a 28, tutti ospitati nel nostro Parco Canile, ancora in cerca di una nuova casa".

"Il randagismo rappresenta una questione delicata, che richiede attenzione e interventi mirati - precisa il Comandante della Polizia Locale dell'Unione Valdera, Michele Stefanelli - la quantità di randagi è elevatissima: basti pensare che gli accalappiamenti nel territorio della Valdera raggiungono una media di circa uno al giorno, centinaia all'anno".

A fare il punto sui traguardi raggiunti in questo ambito dall'Unione Valdera è il Vicepresidente e assessore delegato alle politiche per la salvaguardia del mondo animale Marco Gherardini: "I dati che fotografano la situazione attuale del randagismo nel territorio dell'Unione segnalano un significativo cambio di politica e di approccio rispetto al passato. Basti pensare al fatto che alcuni Comuni, come ad esempio Bientina, hanno addirittura azzerato il numero di cani senza una casa a cui dover provvedere. Altri lo hanno molto più che dimezzato".

"Oltre alla cura degli animali in custodia - continua Gherardini - i volontari dell'associazione sono infatti impegnati sia in attività rivolte in particolar modo a bambini e giovani, sia in azioni di comunicazione e informazione volte all'adozione. Grazie a una rete di contatti costruita nel tempo e a un profilo Facebook che conta oltre 4mila contatti, riescono infatti a trovare una famiglia ai loro ospiti a 4 zampe in un tempo che va da un minimo di 48 ore a un massimo di 60 giorni. Questo non solo a vantaggio degli animali, ma anche delle casse comunali".

Il risparmio è notevole: "Le 7 amministrazioni che oggi si avvalgono dell'operato della Onlus, negli anni precedenti spendevano complessivamente, per far fronte a questo problema, circa 145mila euro. Questa cifra era determinata da un basso numero di adozioni e da un alto numero di cani custoditi vita natural durante. La spesa totale sostenuta nel 2016 supera invece di pochissimo i 54mila euro. Un esempio calzante è quello di Ponsacco, che è passato da 12 animali in canile e una spesa storica di 30mila euro annui, agli attuali 2 cani, a fronte di una spesa di soli 16mila euro per 22 mesi di gestione".

"L'auspicio - conclude l'assessore - è quello di proseguire lungo la strada intrapresa, valorizzando al massimo la Commissione Affari Animali dell'Unione e ponendoci obiettivi sempre più alti sul fronte del benessere animale. In futuro andremo a intervenire con azioni mirate anche sul fronte del randagismo felino".

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