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Cronaca

Rapina Ferretti: accolta la richiesta di archiviazione per omicidio per il gioielliere

Accolta la richiesta della Procura dal Giudice, riconosciuta la legittima difesa

A distanza di circa 8 mesi da quel maledetto 13 giugno può dirsi finita, almeno per il lato giudiziario, la storia della sparatoria alla gioielleria di Daniele Ferretti. Il Giudice ha accolto la richiesta di archiviazione per l'accusa di omicidio volontario a carico dell'esercente, che sparò ed uccise il 43enne Simone Bernardi nel tentativo di rapina finito nel sangue. Accolta quindi la richiesta della Procura, senza opposizioni. Fu legittima difesa: a sparare per primo fu Gabriele Kiflè, Ferretti rispose per tutelare se stesso e la moglie.

Kiflè è imputato insieme a Marco Carciati e Damiano Masi per tentato omicidio aggravato, tentata rapina e ricettazione. I Carabinieri hanno infatti arrestato gli autori dell'assalto programmato ed eseguito in via Battelli dopo circa un mese d'indagine. La data per la prima udienza in Tribunale del loro processo è fissata per il primo giugno.

Il primo a commentare la decisione è stato il candiato alla Camera della Lega Nord Edoardo Ziello: "Giustizia è stata fatta e ne sono felice, sia per lui, sia per la famiglia che per la città, ma il problema sulla legittima difesa rimane a monte. Occorre che il nuovo Parlamento garantisca che la difesa torni ad essere sempre legittima, a prescindere dalla proporzionalità e dalla fascia oraria in cui si consuma il reato (follia proposta dal Partito Democratico), in modo tale che la logica del deterrente possa far desistere molti delinquenti dal compiere reati. Ripristino della certezza della pena, legittima difesa, inasprimento delle pene e riduzione dei tempi processuali saranno i punti principali della nostra riforma della giustizia".

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