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Cronaca

Aziende e lavoro: rallenta la crescita del tessuto imprenditoriale nell’anno 2022

Lieve rallentamento del tasso di crescita imprenditoriale rispetto al 2021, passo in avanti per le costruzioni, in calo il commercio

I dati sulla crescita del tessuto imprenditoriale per l’anno 2022 nelle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa registrano un tasso di crescita sempre positivo del rapporto natimortalità, ma si evidenzia un rallentamento rispetto al dato dell’anno precedente, questo è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’ufficio studi della Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest. "Il denominatore comune nella dinamica di impresa 2022 nelle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa è il rallentamento, con una crescita che risulta addirittura uguale per tutti i territori e lievemente al di sotto rispetto a quella regionale e nazionale" dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. "La perfetta omogeneità nella dinamica si rileva anche con riferimento ai settori economici gli stessi a crescere o frenare nelle tre province, alla forma giuridica di impresa con un aumento per le società di capitale, alla qualifica degli imprenditori con l’incremento delle imprese a conduzione straniera e l’ulteriore calo di quelle giovanili dovuto anche al progressivo assottigliamento della popolazione nelle classi di età più giovani".

L’analisi dei dati evidenzia non solo la sintonia della dinamica imprenditorialità tra i territori delle tre province, ma anche quella con il dato rilevato a livello regionale e nazionale. "Il processo di rallentamento natimortalità delle imprese, dal quale si calcola il tasso di crescita del tessuto imprenditoriale dei territori - conclude Tamburini - è un fenomeno riscontrato non solo nei nostri territori, ma anche a livello toscano e italiano, quindi è la dimostrazione che a incidere, sia in termini positivi che negativi, intervengano, in prevalenza, fattori generali in luogo di specificità locali".

TORNA LA STAGNAZIONE NELLA DINAMICA D'IMPRESA PISANA. Nel 2022 la dinamica delle imprese della provincia di Pisa, con un +0,5%, torna dopo un biennio di segni negativi ed il boom 'post pandemico' a tassi di crescita in linea con quelli dell’ultimo decennio. Il saldo iscritte-cessate del 2022 si assesta a +237: un dato nettamente inferiore rispetto al 2021, quando toccò il record di +476, ma che rimane il più alto dal 2015. Nel confronto con altri territori, Pisa mette a segno un risultato lievemente inferiore rispetto alla Toscana (+0,6%), ma soprattutto dell’Italia che cresce dello 0,8% grazie alla spinta proveniente dalle regioni del centro Italia, come il Lazio.

Nel 2022 il numero di aziende iscritte al Registro Imprese per la provincia di Pisa si attesta quindi a quota 42.261 (per arrivare a 52.721 prendendo in considerazione anche le localizzazioni ulteriori rispetto alle sedi). Analizzando i flussi che hanno determinato la dinamica del 2022 (aperture di nuove imprese e chiusure di imprese esistenti) si segnala la contrazione delle nascite (2.205, -7% rispetto al 2021) e un aumento delle cessazioni (+4% vale a dire 1.968 unità, al netto delle cessate di ufficio), con valori assoluti che però rimangono tra i più contenuti dell’ultimo decennio. Gli andamenti di lungo periodo, al di là delle oscillazioni annuali, segnalano pertanto il progressivo livellamento verso il basso tanto delle iscrizioni che delle cancellazioni d’impresa. A questo proposito è da segnalare, per il 2022, come gli uffici Camera di Commercio abbiano provveduto a cancellare ben 1.493 imprese non più operanti in provincia di Pisa.

LIEVE CRESCITA PER COOPERAZIONE E ARTIGIANATO. Le società di capitali grazie ad un saldo di +378 aziende, pari ad un +2,8%, confermano anche per il 2022 la tendenza registrata negli anni precedenti. Per contro tornano invece a ridursi, dopo il passo in avanti del 2021, le imprese individuali, la più semplice e più diffusa forma d’azienda (-83 unità pari ad un -0,4%). Continua invece la flessione delle società di persone (-61 unità pari ad un -0,8%). In lieve crescita, infine, le altre forme giuridiche (+3 unità +0,3%,) all’interno delle quali sono ricomprese le Cooperative (+3 unità, +0,6%,). Continua, per il secondo anno consecutivo, la crescita del comparto Artigiano, che mette a segno un saldo iscritte-cessate di +34 unità pari ad una variazione dello 0,3%.

IMPRESE EDILI SPINTE DAGLI INCENTIVI. Tutti i macro-settori della provincia di Pisa, nel 2022, registrano una crescita. A trainare è soprattutto l’industria (+134, +1,2%) all’interno della quale spiccano soprattutto le costruzioni che, con un saldo di +150 aziende, mettono a segno una crescita (+2,4%) di qualche decimo più elevata rispetto al 2021. Nel comparto edile, complice il perdurare dei numerosi interventi pubblici di agevolazione come bonus e sgravi fiscali per interventi di riqualificazione, avanzano soprattutto i lavori di costruzione specializzati (+138, +3,4%) ai quale afferisce la categoria degli installatori di impianti.

Dinamica positiva anche per i servizi, che mettono a segno una crescita di 145 aziende pari ad un +0,6%: in questo caso, tuttavia, si tratta di una crescita dimezzata rispetto al 2021 quando la variazione fu dell’1,2%. Piccolo passo in avanti anche per l’agricoltura che con un saldo di +6 unità, pari ad un +0,2%, registra per il secondo anno consecutivo una crescita. Si tratta tuttavia di una dinamica che va comunque letta nel pluridecennale percorso di ridimensionamento del settore.

Scendendo nel dettaglio, variazioni positive interessano trasversalmente l’economia provinciale. All’interno di un manifatturiero in lieve calo, arretra sopratutto la concia (-15, -1,8%) mentre una leggera flessione si registra per i mobili (-3, -0,6%). Stabili invece le calzature e i metalli così come le aziende della meccanica (+1, +0,5%). Tra i servizi, che nel complesso avanzano, si acuisce la fase negativa nel commercio complessivamente considerato (-100 unità pari ad un -1%) e, soprattutto, in quello al dettaglio (-124, -2,1%). Prosegue invece, sono già alcuni anni che accade, la crescita delle aziende che operano nel commercio via internet (+6, +2,6%). Nel 2022 continua anche la crescita delle aziende operanti nel commercio e riparazione di autoveicoli (+23, +2,2%).

Nel terziario prosegue l’avanzata delle realtà imprenditoriali legate al turismo come l’alloggio (+21, +4%), i ristoranti (+23, +1,3%) mentre si riducono ancora i bar (-8, -0,8%). Grazie alla ripresa dell’attività economica torna il segno positivo per le aziende legate alla logistica come il trasporto-magazzinaggio (+11, +1,2%) mentre continuano la fase di sviluppo dell’immobiliare (+45, +1,9%) e le attività professionali (+23, +1,5%) comparto all’interno del quale sono ricomprese le attività di direzione aziendale, comunicazione, consulenza, ricerche di mercato, fotografia, design, interpretariato, pubblicità, veterinari, ecc.. Prosegue la crescita, infine, per le attività artistiche, sportive e di intrattenimento, quali palestre, parchi divertimento, sale giochi, discoteche, ecc. (+16, +2,6%), e quelle dei servizi dedicati alla persona come lavanderie, estetiste, parrucchieri, centri benessere, ecc. (+27, +1,7%).

SALDI POSITIVI IN TUTTE LE ZONE DELLA PROVINCIA. La dinamica d’impresa 2022 risulta abbastanza omogenea tra le diverse aree della provincia di Pisa. Le più dinamiche risultano la Val di Cecina ed il Valdarno Inferiore, entrambi con il +0,7%, seguite dall’area pisana con un +0,6%. Chiude, con un +0,3%, la Val d’Era. Con tassi di variazione contenuti, il bilancio nella dinamica d’impresa 2022 non evidenzia fenomeni di particolare rilevanza a livello comunale. A spingere i risultati del Valdarno Inferiore troviamo Castelfranco di Sotto (+29, +1,9%) seguito da San Miniato (+27, +0,8%) mentre una lieve contrazione si registra a Santa Croce sull’Arno (-6, -0,2%). Il dato della Val di Cecina è trascinato soprattutto dagli andamenti di Castellina Marittima (+7, +2,6%) e Castelnuovo Val di Cecina (+7, +3,9%). L’Area Pisana segue, come di consueto, le sorti del capoluogo (+72, +0,8%) cu si aggiungono le buone crescite di San Giuliano Terme e Buti. In Val d’Era ai dati positivi di Vicopisano (+18, +1,9%) e Pontedera (+17, +0,4%) si contrappongono le flessioni, contenute, di Casciana Terme Lari, Terricciola, Peccioli e Lajatico.

CRESCONO IMPRESE STRANIERE E FEMMINILI. Prosegue a Pisa la crescita, al netto delle molte cancellazioni di ufficio, delle aziende straniere (imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone non nate in Italia) che con 5.539 unità (+4% rispetto al 2021) rappresentano il 13,1% del tessuto imprenditoriale provinciale. Piccolo passo in avanti anche per le imprese a conduzione femminile (imprese partecipate in prevalenza da donne) che si assestano a quota 9.496, con una incidenza percentuale sul totale tutto sommato stabile nel tempo (nel 2022 tocca il 22,5% delle imprese complessivamente presenti in provincia).

Continua la riduzione delle imprese giovanili (imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni) che soffrono soprattutto il progressivo aumento dell’età degli imprenditori già presenti in azienda, scendendo a quota 3.113 unità: 121 imprese in meno rispetto al 2021 (-3,7%).

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