Operatori per la 'riduzione del danno' al rave party di Tavolaia: "Niente eroina, c'erano ketamina, lsd, mdma"
Le associazioni Cat, Neutravel e Borgorete hanno fornito acqua, mascherine e soccorsi al mega raduno non autorizzato di Tavolaia
Non solo amplificatori, decibel alle stelle e polemiche roventi. Tra i 5.000 che si sono dati appuntamento al rave party non autorizzato di Santa Maria a Monte (a ieri sera rimanevano, secondo quanto comunicato dalla Questura, 2500 persone), c'è stato spazio anche per un progetto sociale di 'riduzione del danno'. Protagonisti gli operatori professionali di tre realtà del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca): una piemontese, il camper dell'equipe mobile 'Neutravel', una umbra, la cooperativa Borgorete, e la Cat, cooperative sociale di Firenze, attiva su questo fronte grazie al Progetto Extreme lanciato nel '99 e finanziato dalla Regione Toscana. "Di solito gli organizzatori ci chiamano e ci permettono di montare le nostre strutture all'interno dell'evento" spiega all'Agenzia Dire Stefano Bertoletti, responsabile alla Cat del settore prevenzione e riduzione del danno.
Oltre a questo, "i colleghi piemontesi sono autorizzati a fare analisi sulle sostanze che circolavano, attraverso uno strumento a infrarossi. Non c'era eroina, ma le tipiche sostanze da rave: ketamina, lsd, mdma, con gradi di purezza piuttosto elevati. Il che da una parte è un bene, da un'altra aumenta il rischio di crisi psichiche". E' stata fatta "anche un'allerta interna su un tipo di lsd che non era lsd, ma una sostanza nuova venduta come conosciuta".