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Cronaca

Recupero e valorizzazione dell'ex Santa Chiara, Dringoli: "A breve nuovo bando indetto da Aoup"

A giugno verrà pubblicato il nuovo concorso: entro la fine del 2022 sarà individuato il vincitore che dovrà integrare e aggiornare il progetto Chipperfield

Sulla zona dove sorge l'ospedale Santa Chiara si giocherà una grossa fetta e una partita importante dei lavori che muteranno il volto della città. Con i vincoli insuperabili indicati dalla Soprintendenza e dall'Unesco, poiché gli edifici si trovano all'interno del perimetro che definisce il 'patrimonio dell'umanità' legato a piazza dei Miracoli. L'azione di recupero, riqualificazione e valorizzazione del complesso ospedaliero si protrae dal 2007, anno in cui il progetto stilato dallo studio britannico David Chipperfield Architects risultò vincitore del bando internazionale proposto da Comune e Aoup.

Un nuovo bando per il recupero del complesso

Quindici anni dopo, lasso di tempo nel quale non sono mancati scontri accesi e dibattiti su tutti i fronti, l'Azienda ospedaliera rilancia con un nuovo bando che punta a integrare e migliorare il piano di recupero firmato Chipperfield. Lo ha spiegato l'assessore Massimo Dringoli nella seduta del Consiglio comunale di martedì 22 marzo: "Il progetto Chipperfield non è superato né accantonato. Deve semplicemente essere migliorato e integrato, soprattutto sulla base delle indicazioni del mercato immobiliare attuale". In particolare, ha aggiunto Dringoli, l'Aoup "vuole definire meglio le destinazioni d'uso degli edifici sottoposti al vincolo della Soprintendenza. Chi investirà nel progetto dovrà avere un quadro dettagliato e ben articolato, ferma restando anche la conservazione e valorizzazione degli spazi verdi".

L'Aoup ha affidato la stesura del nuovo bando a Yard, una società internazionale di intermediazione immobiliare. "Ho incontrato il nuovo direttore tecnico dell'Azienda - ha sottolineato Dringoli - e abbiamo concordato il cronoprogramma del nuovo concorso internazionale. Dopo il confronto e il via libera dell'amministrazione, il nuovo bando sarà pubblicato tra la fine di maggio e giugno: i soggetti interessati dovranno manifestare pubblicamente l'intento a partecipare, saranno scelti i cinque progetti migliori e a fine 2022 verrà decretato il vincitore". La bussola che dovrà guidare le nuove proposte di recupero e valorizzazione "sarà la flessibilità funzionale degli edifici - chiosa Dringoli - che potranno avere molteplici destinazioni d'uso: culturale, residenziale e ricettivo".

La richiesta di Diritti in Comune

La novità riportata in Consiglio comunale ha suscitato forti dubbi all'interno del gruppo consiliare di Diritti in Comune, palesati dal capogruppo Francesco Auletta. "Solo grazie ad una nostra interpellanza si apprende che l'Aoup ha affidato al  colosso immobiliare Yard la redazione di un nuovo bando di progettazione per il Santa Chiara. Si appalta al privato e ai suoi interessi la definizione delle destinazioni d’uso per ricavarne profitti, mentre il pubblico abdica completamente al suo ruolo e alle sue prerogative, assecondando tutti gli appetiti della finanza immobiliare. E' inammissibile che su tutto questo il Consiglio comunale sia stato tenuto all'oscuro. E la Regione che ruolo sta svolgendo al riguardo?".

Auletta continua: "Siamo convinti che occorre quindi definire prioritariamente una strategia pubblica di cosa deve diventare quell’area e quale deve essere il suo ruolo nel tessuto urbano cittadino: idea questa che essere definita a priori dal Comune attraverso un preventivo ed irrinunciabile percorso di partecipazione che coinvolga la cittadinanza, l’Università, l’Azienda Regionale per il Diritto allo studio, tutte le forze politiche, sociali, economiche, culturali della città". "Le decisioni che verranno assunte sul vecchio Santa Chiara cambieranno i destini di Pisa - conclude Francesco Auletta - e proprio per questo non si può lasciare alcuna cambiale in bianco a nessuno, come invece si sta facendo a tutela solo degli interessi privati. E’, invece, indispensabile arrivare ad approvare da parte del Consiglio comunale un atto di indirizzo, costruito sulla partecipazione, che fissi i requisiti irrinunciabili, le invarianti, le condizioni, le destinazioni per rispondere ai bisogni sociali e pubblici sempre più forti e non agli interessi privati e speculativi secondo logiche di mercato. Per questo abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario e urgente sull’argomento in gioco è il futuro della nostra città".

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