Prende il reddito di cittadinanza e fa l'usuraio: condannato a 6 anni
La vicenda è avvenuta a Pisa, l'indagine della Guardia di Finanza è partita nel giugno del 2020 a seguito della denuncia della vittima
Il Tribunale di Pisa, in sede collegiale, ha emesso sentenza di condanna a 6 anni di reclusione nei confronti di un usuraio di anni 62, arrestato dalla Guardia di Finanza di Pisa nel 2020.
Proprio in quell'anno un imprenditore edile livornese di 45 anni aveva trovato la forza di denunciare alle Fiamme Gialle una situazione per lui divenuta insostenibile. Nel giugno 2017 la vittima aveva ricevuto in prestito 12mila euro, utilizzati per pagare fornitori e dipendenti. Poi, fino al 2020, l'imprenditore aveva restituito 18mila euro a solo titolo di interessi. Le difficoltà economiche della pandemia ed i continui appelli delle autorità a rivolgersi alle forze di polizia nei casi di specie sono stati i motivi che hanno dato il coraggio alla vittima di presentarsi infine ai militari per denunciare la sua condizione.
Le indagini sono così partite nel giugno del 2020, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa. Nel corso degli accertamenti sono stati acquisiti numerosi riscontri alle dichiarazioni della vittima del reato. L'usuraio, pregiudicato, di origini campane, residente in provincia di Pisa, senza alcuna occupazione ufficiale, titolare di reddito di cittadinanza ma con evidenti disponibilità di liquidità, era stato arrestato presso la propria abitazione nel mese di luglio del 2020, a conclusione delle indagini.
L'operazione condotta dai finanzieri si inserisce in una serie di iniziative di carattere operativo messe in campo dalla Guardia di Finanza finalizzate ad impedire che capitali di origine illecita siano immessi nei circuiti dell'economia legale, attraverso l'elargizione di prestiti usurari o la rilevazione di imprese in condizione di difficoltà e vulnerabilità.