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Cronaca Centro Storico

Divieto alcol, Confcommercio: "No al coprifuoco, favorita la vendita abusiva"

L'associazione di categoria, così come Confesercenti, critica il provvedimento approvato in Consiglio comunale e lancia una petizione. Soddisfazione invece da Cna

Se il nuovo regolamento sulle attività alimentari in centro storico, approvato ieri dal Consiglio comunale di Pisa, ha trovato il secco no di Confesercenti, anche i 'colleghi' di Confcommercio, che si erano già espressi in merito, ribadiscono la loro contrarietà in particolare sull'articolo 9 del regolamento che prevede di vietare la somministrazione di alcolici a partire dalle 1 di notte dalla domenica al giovedì e dalle 1,30 il venerdì e il sabato.
"L'approvazione in Consiglio comunale del nuovo Regolamento delle attività economiche che impone il divieto di somministrazione di alcolici alle ore una e nelle pertinenze esterne dei locali a mezzanotte è un provvedimento inaccettabile, che equivale a decretare la morte di molte attività - si legge in una nota - la posizione ufficiale di Confcommercio Pisa in merito al nuovo regolamento è espressa in una petizione che l'associazione di categoria sta divulgando presso locali e pubblici esercizi del centro storico". #gliabusiviesultano, #desertificazione, #economiaaterra, #cittàdormitorio #ancoramenosicurezza sono gli hastag della comunicazione targata ConfcommercioPisa.
“Il nuovo regolamento non servirà a ridurre il consumo incontrollato di alcool e i relativi effetti di degrado ambientale e sociale, perché colpisce esclusivamente i locali pubblici responsabili e in regola, incentivando e favorendo al massimo la già straripante concorrenza illegale di abusivi e irregolari" è scritto nella petizione. E ancora: “Dà una mazzata al lavoro e al futuro di moltissimi locali e attività, a imprenditori che fino ad oggi hanno investito e creduto in questa città, con serissime conseguenze su tutto l'indotto economico e sull'occupazione, costringendo questi imprenditori a vendere le loro attività per disperazione a soggetti spregiudicati e borderline”. E poi “criminalizza ingiustamente cittadini, turisti e studenti che scelgono di utilizzare il proprio tempo libero notturno in cerca di socialità e sano divertimento, imponendo di fatto una sorta di coprifuoco con locali chiusi e gente rintanata in casa”. Infine “più gente in strada e  locali aperti vuol dire più controllo sociale e più sicurezza per tutti i cittadini” al contrario il centro resterà in balia di “sbandati, spacciatori e alcolizzati”.
 

Soddisfatta invece del nuovo regolamento CNA Pisa. “Condivisibili non sono solo gli obiettivi di fondo, ma anche le modalità con cui si prova a raggiungere l’obiettivo di un centro storico che sia più votato alla qualità, ai valori ed ai prodotti del territorio, al decoro e alla salute pubblica - commenta il presidente Matteo Giusti - grazie anche alle nostre osservazioni siamo riusciti a correggere il tiro rispetto all’impostazione iniziale evitando che venissero coinvolte le attività già esistenti. Inoltre si perseguono, grazie al disciplinare di Vetrina Toscana, soprattutto gli obiettivi di una valorizzazione dei produttori locali di cibi, vini e altro, migliorando così la qualità e la rappresentazione a 360° del nostro territorio. E visto che queste nuove regole valgono per le nuove attività con i nostri uffici di consulenza siamo ovviamente disponibili a fornire indicazioni e sostegno alle start up e l’apertura di nuove attività da parte di giovani imprenditori che vogliono inserirsi nel settore somministrazione ed alimentare in centro storico. Il nostro giudizio è quindi positivo e diamo atto all’assessore Paolo Pesciatini di aver lavorato, in modo aperto e coinvolgente, dimostrando di saper accogliere le osservazioni avanzate: bene, avanti così” conclude Giusti.

 

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