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Cronaca Pontedera / Corso Giacomo Matteotti

Occupazione suolo pubblico a Pontedera, Confcommercio: "Ma quale concertazione!"

Dopo la presentazione della sperimentazione prevista dall'amministrazione comunale per quanto riguarda l'installazione di strutture fisse davanti a bar e ristoranti, interviene l'associazione di categoria, soddisfatta solo in parte del regolamento

Storce in parte la bocca il presidente di Confcommercio Valdera dopo l'illustrazione questa mattina in un'apposita conferenza stampa a Palazzo Stefanelli del nuovo regolamento di occupazione del suolo pubblico nel centro storico di Pontedera, una sperimentazione studiata e promossa dall'amministrazione comunale che prevede per i prossimi 4 anni, a partire dal 15 marzo, la possibilità di installare strutture fisse, più pesanti o più leggere, davanti a bar e ristoranti, strutture che dunque resteranno al loro posto per 12 mesi all'anno, senza interruzioni.

“Era l'ora, questa sperimentazione ripristina finalmente una situazione di normalità per il commercio di Pontedera, come da anni chiedevamo insistentemente. Certo è che il metodo adottato per giungere a questo risultato non può essere definito di autentica concertazione - afferma il presidente di Confcommercio Valdera Gimmy Scatassa - basti pensare che l'assessore Pirri ha convocato una conferenza stampa per annunciare il tutto, ancora prima di aver inviato alle associazioni di categoria la bozza di regolamento, tra l'altro, a breve lasso di tempo dalla riunione con tutti i commercianti prevista per giovedì prossimo. Insomma, ci sembra di capire che tutto sia già stato deciso a tavolino e che eventuali rilievi o considerazioni provenienti da associazioni e commercianti avranno ascolto limitato, perché a parte qualche dettaglio, l'intero impianto è sostanzialmente immodificabile”. Ed in effetti lo stesso vicesindaco Angela Pirri ha sottolineato che, nel corso dell'incontro in programma giovedì, verranno ascoltate e prese in considerazione le osservazioni dei presenti, ma partendo dal presupposto che ci saranno alcuni punti fermi immodificabili.

Scatassa, a tal proposito, fa alcuni ragionamenti: “Il pagamento anticipato di tre mesi, un eccesso di burocratizzazione che prevede addirittura la nomina di una conferenza di servizi interna, la stessa tipologia delle strutture obbligate prescelte, sono solo alcuni degli aspetti che meriterebbero una maggiore attenzione da parte dell'amministrazione comunale. Ma tant'è, il treno sembra partito e nessuno disturbi il manovratore. Per ciò che ci concerne, faremo comunque le osservazioni che riterremo più opportune, continuando a guardare fiduciosi verso la meta, a dispetto delle difficoltà del percorso intrapreso”.

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