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Cronaca Pontedera

Lavoro, caso Dna-Piaggio: c'è l'impegno per il rientro del sindacalista licenziato

La cooperativa che subentrerà alla Dna nelle lavorazioni dell'indotto Piaggio ha comunicato la sua disponibilità al reintegro. I Cobas sospendono il presidio e chiedono un atto formale

Dopo la revoca di 4 licenziamenti su 5, con l'esclusione del sindacalista Cobas Sandro Giacomelli che denunciò la natura discriminatoria dell'atto, un nuovo passo avanti si registra nella trattativa per la salvaguardia del posto di lavoro rimasto a rischio.

In una lettera inviata dal Comitato per la reintegrazione di Sandro Giacomelli alle imprese dell'indotto Piaggio coinvolte Lintel, Ceva e DNA, si legge che "prendiamo positivamente atto della disponibilità al rientro in fabbrica di Sandro Giacomelli da parte della cooperativa che subentrerà a Dna. Disponibilità comunicata per e-mail in data 21 marzo 2016 dalla dott.ssa Anna Barbati per conto di Lintel, la società che ha avuto da Ceva l'assegnazione del subappalto".

Un'apertura importante, a cui però occorre dare seguito per i lavoratori: "Al tempo stesso abbiamo l'assoluta necessità di dare corpo a questa disponibilità attraverso un atto scritto, firmato dalle parti impegnate in questa vicenda. Un atto che definisca con certezza giuridica tempi, modi, condizioni del rientro".

Resta quindi ancora aperta la partita, ma i segnali di distensione sembrerebbero esserci: "Chiediamo un incontro urgente - prosegue la nota - e nel frattempo sospendiamo il presidio programmato per giovedì 24 marzo".

L'attenzione resta massima: "Lo stato di mobilitazione per il rientro di Sandro Giacomelli resta comunque in corso. Lo stesso presidio potrebbe essere ripreso a tempi brevi nel caso in cui l'incontro richiesto non si tenesse a scadenza ravvicinata".

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