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Cronaca San Giusto / Via dell'Aeroporto

Aeroporto, prosegue la 'guerra' tra Regione e Comune: "Deplorevole l'attacco personale al sindaco"

La Regione annuncia che il Tar ha respinto la richiesta di sospensione dell'efficacia delle delibere della Giunta Regionale sull'adesione all'Opa, ma l'amministrazione comunale chiarisce: "Se ne parlerà nell'udienza del 27 giugno"

Continua il botta e risposta a distanza tra la Regione Toscana e il Comune di Pisa sulla questione degli aeroporti toscani, che aveva avuto come ultima azione l'adesione dell'ente regionale all'Opa lanciata da Corporacion America e il conseguente ricorso al Tar dell'amministrazione comunale pisana.

Nel pomeriggio di venerdì poi la Regione Toscana con una nota annunciava che "il Tar della Toscana ha respinto la richiesta di sospensione dell'efficacia delle delibere della Giunta Regionale relative all'adesione da parte della Regione all'Offerta pubblica di acquisto promossa da Corporacion America per l'acquisto delle azioni dell'aeroporto di Pisa. Il Tar ritiene che non sussistono i presupposti per accordare la richiesta cautelare, non emergendo elementi di fumus sufficientemente consistenti, non configurandosi ragioni di estrema gravità e urgenza".

"Il Tar - fanno sapere dalla Regione - respinge pertanto la richiesta di misura cautelare e fissa la Camera di consiglio per la trattazione collegiale per il 27 giugno. Il Tribunale di Firenze, sezione specializzata delle imprese, si era espresso anch'esso contro la richiesta di sequestro cautelare delle quote azionarie di proprietà della Regione presentata sempre dal sindaco di Pisa".

"A seguire - proseguono dalla Regione - era poi giunto il parere della Consob, che equipara l'Opa obbligatoria all'Opa volontaria totalitaria. Le posizioni del sindaco
di Pisa vengono quindi rigettate per ben tre volte: dal Tribunale di Firenze, specializzato per l'impresa; dalla Consob, l'autorità di vigilanza del mercato azionario; dal Tribunale amministrativo della Toscana. Questi atti, sentenze e pareri, confermano la legittimità e la correttezza del percorso intrapreso dalla Giunta Regionale, con l'obiettivo di garantire alla Toscana un sistema aeroportuale più forte e competitivo, in cui per entrambi gli scali di Pisa e Firenze, così come previsto dal Piano nazionale del governo, si realizzino gli sviluppi di crescita previsti per Pisa (fino a 7 milioni di passeggeri) e Firenze (fino a 4,5 milioni)".

Ma l'amministrazione comunale pisana interviene subito in risposta alla Regione sottolineando che "il Tar Toscana ha ritenuto di non accordare la misura cautelare richiesta ma ha demandato la trattazione della sospensiva all’udienza del prossimo 27 giugno. Ciò precederà il giudizio di merito. Inoltre, né il Tribunale delle Imprese né la Consob hanno 'rigettato le posizioni del Sindaco di Pisa'. Il Tribunale delle Imprese, anzi, ha esplicitamente riconosciuto la non equiparazione tra Opa obbligatoria e volontaria al fine del recesso da un patto parasociale, motivando in altro modo la possibilità di cedere le partecipazioni Sat. E su questa motivazione il Comune di Pisa si riserva di promuovere altre azioni in sede di giustizia civile. L’Authority di Borsa ha affermato che per quanto riguarda il recesso dal patto la questione 'non rientra nella competenza della Consob' e che 'sulla possibilità dei singoli soci di recedere da uno specifico patto parasociale è competente ad esprimersi, in presenza di una specifica offerta, esclusivamente l’Autorità Giudiziaria'. E così sarà, a tempo debito".

"Troviamo veramente deplorevole che su questa vicenda venga scatenato un attacco personale ad un sindaco, attraverso una lettura strumentale e capziosa dei provvedimenti giudiziari tutti ancora provvisori che attengono soltanto ad una fase meramente cautelare - prosegue il comunicato del Comune - d’altra parte, tanta granitica certezza, non viene mostrata neanche dalla Giunta Regionale che, alla sesta delibera consecutiva adottata in poco più di un mese per poter vendere al privato, senza che il Consiglio Regionale si sia mai pronunciato, deve ammettere di non poter 'escludere in modo categorico una diversa evoluzione del contenzioso' e deve forzare la valutazione di un parere della Consob. Il sindaco di Pisa ha sempre operato su mandato unanime del Consiglio Comunale e per tutelare le ragioni del territorio e gli interessi di una comunità che si è espressa coralmente con le sue forze rappresentative, che ha visto imporsi una privatizzazione forzata senza che la Regione mostrasse alcuna disponibilità al dialogo e al confronto con le istituzioni locali".

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