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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Volterra

Volontariato a Volterra: restaurata dai detenuti-allievi la sala prove del carcere

Il progetto ideato dal maestro David Dainelli va avanti dal 2006. La struttura era da alcuni mesi in pessime condizioni

Nella Fortezza-carcere di Volterra è stato ultimato il restauro della sala prove per opera dei detenuti-strumentisti, che partecipano al laboratorio musicale nato da un’idea nel 2006 del maestro volterrano David Dainelli, pianista, bassista elettrico, stimato concertista e didatta, e da un progetto sostenuto dall’Istituto Comprensivo Volterra.

Nel 2009 i fondi per sostenere l’attività coi ragazzi del carcere sono terminati, ma è a quel punto che scattò il volontariato. Con l’aiuto dell’Accademia della Musica Città di Volterra e il continuo appoggio degli agenti dell’Istituto e del suo team di educatori, guidato dalla dottoressa Gabriella Greco, insieme sono riusciti a realizzare una sala musica attrezzata e fruibile dai detenuti interessati. Da allora ogni ann, nel grande cortile della Fortezza si organizzano concerti con musicisti ospiti e pubblico esterno.

Sulle pareti sono stati dipinti fedeli ritratti di rockstar geniali e ribelli: dagli Stones a Freddie Mercury, fino a Amy Winehouse. "Mesi fa - raccontano i detenuti-performer - a causa di infiltrazioni d’acqua, la nostra stanza era del tutto inservibile. Ci siamo messi al lavoro per riprendere a suonare al più presto. Siamo contenti del risultato. Il concerto di quest’anno sarà ancora più bello, più carico: le fiamme rosso-passione che abbiamo pitturato accanto ad alcuni dei nostri idoli la dicono lunga sulla voglia che abbiamo di impegnarci al massimo per regalare, a chi vorrà venire ad ascoltarci, il giusto groove. E' il modo migliore che abbiamo per far capire agli altri quanto tutto questo, per noi, è importante".

"Quest’anno - spiega Dainelli - l’attività musicale si è allargata con la collaborazione di due nuovi docenti, Antonio Bartalozzi, insegnante di chitarra e musica d’insieme, e Lorenzo Bavoni, docente di batteria; entrambi, a titolo volontario e gratuito, hanno accettato con entusiasmo e passione di intraprendere questo percorso formativo molto impegnativo ma, a più livelli, estremamente stimolante. Per gli allievi come per i loro maestri. Oggi, questo nuovo traguardo è perfettamente sintetizzato dalla nostra nuova sala-prove. La stanza dove suoniamo dal 2006 versava in pessime condizioni a causa di pesanti infiltrazioni d’acqua che, mesi fa, l’avevano resa praticamente inservibile. A ripristinare la stanza ci hanno pensato, appunto, i nostri stessi allievi. Che, oltre a sistemare i danni provocati dalla pioggia, ne hanno anche decorato le pareti. Ora, questo importante luogo di socialità vive una seconda giovinezza. E’ una nuova partenza, sotto tutti i punti di vista. Il nostro ringraziamento va a loro, ai detenuti-musicisti che hanno frequentato e frequentano con impegno questi corsi, superando barriere etniche, religiose e caratteriali in nome del piacere di fare musica".

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