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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Gioco del Ponte: via al restauro dei costumi

La Giunta dà il via libera a un progetto triennale da 260 mila euro per il recupero dei costumi e il loro inserimento in un processo di musealizzazione

La giunta di Palazzo Gambacorti nei giorni scorsi ha dato il via libera al restauro dei costumi del Gioco del Ponte: circa 800 capi disegnati nel 1935 da Fortunato Bellonzi che oggi hanno un valore complessivo stimato di oltre due milioni di euro. Si tratta di un progetto triennale per il quale l'amministrazione ha deciso di mettere a disposizione 260mila euro e che prevede la realizzazione di una serie di interventi per inserire i costumi, comprese armi e armature, all'interno di un percorso di musealizzazione.

Fino ad ora l'ufficio per le Manifestazioni storiche ha già inventariato 773 costumi, predisponendo per ognuno un dettagliato piano di conservazione e recupero. Per ogni costume è stata infatti elaborata una scheda approfondita, secondo le regole del Mibact: una sorta di 'carta di dentità' con la storia dell'abito, degli interventi fatti e quelli ancora da eseguire. Più nello specifico saranno 400 i costumi che verranno sottoposti a manutenzione ordinaria, 200 a manutenzione straordinaria, 100 quelli che verranno restaurati ed altri 100 quelli che verranno realizzati ex novo perchè irrecuperabili, da attivarsi in collaborazione con Centri di Restauro tessili accreditati.

Per il 2016 sono già stati stanziati 90mila euro per la schedatura storica e scientifica dei costumi. A questi si sommeranno nel 2017 altri 80mila euro necessari per dare il via al restauro, alla creazione ex novo e alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei costumi, da effettuarsi in collaborazione con l'Università di Pisa. Un processo che verrà poi portato a compimento nel 2018, grazie a ulteriori 90mila euro.

I costumi del Gioco del Ponte furono disegnati dal critico d'arte Fortunato Bellonzi nel 1935 quando, dopo quasi 130 anni dall’ultima edizione della 'Battaglia pisana' avvenuta nel 1807, si decide di riprendere per la prima volta la manifestazione. Tra i tessuti impiegati sono molti i velluti operati, i velluti tagliati uniti, i damaschi prevalentemente in seta, adottati per i costumi dei cavalieri, consiglieri, paggi e alfieri; trombettieri, tamburini e guardie al campo hanno prevalentemente costumi in panno, mentre soldati e celatini in pilor. Nel corso degli anni lo svolgimento del Gioco del Ponte subisce poi diverse interruzioni. La prima negli anni del secondo conflitto mondiale (dal 1938 al 1947) la seconda, più lunga, dal 1963 al 1982. L'ultimo restauro, prima di quello attuale, risale ai primi anni '90.


 

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