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Cronaca

Sinistra Per critica la riapertura dell'Ateneo: "Studenti ancora una volta penalizzati"

Il sindacato studentesco boccia la modalità di ripartenza in presenza approvato dal Senato accademico dell'Università

Giovedì 8 luglio alle ore 10.30 il sindacato studentesco Sinistra Per ha organizzato un presidio sotto il Rettorato per protestare contro le disposizioni prese in merito alle riaperture del prossimo semestre nell’Ateneo, votate durante la seduta congiunta Senato - CdA del 28 giugno scorso. E' stato deciso quanto segue: esami in presenza da settembre, lezioni in presenza con eventuali turnazioni per carenza di spazi, prevista anche una modalità telematica tramite registrazioni e/o streaming. Chi seguirà un corso a frequenza non obbligatoria e, a causa della turnazione, si troverà a dover seguire a distanza, rischierà di avere a disposizione soltanto un video a fine giornata.

Durante la seduta, i rappresentanti della lista Sinistra Per hanno presentato una proposta volta a garantire lo streaming per tutti i corsi tenuti in presenza, ma soggetti a turnazione. La proposta è stata bocciata dalla maggioranza dei docenti presenti all’incontro. Federico Boggia, coordinatore della comunicazione di Sinistra Per dichiara: "Per quanto crediamo che la DaD non possa sostituire il diritto allo studio, e che chiunque debba avere la possibilità di frequentare l'università in presenza, riteniamo non sia accettabile, in una fase ancora delicata come questa, non garantire lo streaming: significa di fatto dividere la componente studentesca in serie A, coloro che potranno venire a Pisa a seguire le lezioni, e serie B, coloro invece che dovranno potenzialmente accontentarsi di una registrazione asincrona. Questo amplierà ancor più le differenze che già la pandemia ha comportato e di cui l’università non può ignorare gli effetti".

"Si è votato per un rientro in presenza a metà, senza tutele o chiarezza né per chi vorrebbe tornare a Pisa, né per chi, in questa fase ancora emergenziale, non riesce a tornare a frequentare in presenza. Dopo che hanno ignorato anche gli emendamenti da noi proposti, non abbiamo potuto che prendere le distanze da questa decisione - continua Federico Boggia - per questo, giovedì 8 luglio alle ore 10.30, in contemporanea con la seduta del Senato Accademico, ci incontreremo davanti al Rettorato sul lungarno Pacinotti, dove potremo confrontare le nostre esperienze ed esigere tutele e chiarezza da parte dell’Ateneo".

La nota del sindacato studentesco termina così: "La componente studentesca che in mezzo a tutte queste incertezze deciderà di rientrare a Pisa troverà una città guidata da un’amministrazione comunale apertamente ostile nei suoi confronti e un Ateneo che non tutela neppure chi vorrebbe accedere ad una didattica in presenza: modalità che, nonostante quanto pubblicizzato, non potrà essere garantita a tutti, per una mancanza di aule idonee già endemica prima della pandemia".

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