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Cronaca

Riapertura delle scuole, incertezza dei genitori del Liceo Buonarroti: "Spazi al Polo Piagge, basta polemiche"

Con una lettera aperta i rappresentanti chiedono soluzioni per una ripartenza in sicurezza per la popolazione studentesca della struttura, composta da 1000 alunni

Riaprire le scuole in sicurezza una priorità, non solo l'università. Il dibattito è acceso da tempo e dopo le esternazioni delle istituzioni coinvolte, dal Comune di Pisa all'Università, passando per la Provincia ed i sindacati, adesso sono le famiglie degli alunni pisani a chiedere di essere ascoltati. Una lettera aperta dei rappresentanti dei genitori del Liceo Buonarroti vuole riportare al centro della questione il servizo scolastico offerto dalla struttura, con le sue problematiche: per questo hanno deciso di far sentire la propria voce con una lettera aperta

"Pare di capire - scrivono - che l'interesse primario della politica sia quello verso gli studenti universitari ed il conseguente indotto economico che la loro permanenza sul territorio muove e sviluppa. Pur comprendendo le ragioni economiche che spingono tali interessi, vogliamo evidenziare che gli oltre 1000 studenti del Liceo Buonarroti, nonché le rispettive famiglie, dunque oltre 3000 cittadini, hanno esigenza di una pari considerazione dei rispettivi diritti, costituzionalmente garantiti".

E insistono: "La già cronica mancanza di spazi, di personale ATA e la totale assenza degli addetti ai laboratori informatici, già evidenziate dal Dirigente e dal Consiglio di Istituto alle Istituzioni, e che il Liceo soffre da anni, sono divenute, con l’emergenza sanitaria, paralizzanti per la ripresa dell’anno scolastico 2020-2021. Se, come è vero, l’attuale normativa sollecita una ripresa della didattica in presenza, ove non siano garantiti spazi per la durata dell’intero anno scolastico in aggiunta alle aule del liceo, i nostri figli non potranno esercitare il loro diritto allo studio. Non ci interessano le schermaglie politiche, e temiamo anzi che queste, alla fine, pregiudicheranno proprio gli studenti, che si ritroveranno a settembre nella più totale incertezza sul loro futuro scolastico".

Una situazione aggravata dal contesto post Covid: "La già difficile situazione dei trasporti urbani, che con la emergenza sanitaria non garantirà un facile accesso al liceo, impone soluzioni di spazi vicini al luogo in cui sorge il liceo, affinché gli studenti, in maggioranza minorenni, possano raggiungere con i mezzi pubblici già utilizzati in precedenza le aule 'distaccate', in sicurezza, e senza che ciò gravi più di quanto già avvenga sulle famiglie. Il Polo Piagge appare la soluzione migliore affinché possiamo sperare in una ripresa dell’attività didattica che, sebbene con tutte le difficoltà che ci saranno, i nostri figli vogliono sia garantita. E’ compito delle istituzioni, in questo momento così delicato, trovare soluzioni concertate, lasciando da parte le appartenenze a partiti e fazioni, nel superiore diritto dei nostri figli alla garanzia del diritto allo studio e alla consapevolezza di essere anche essi futuri elettori di chi saprà tutelare le loro aspettative legittime".

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