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Cronaca

Riapertura ztl, i comitati: "Favorisce certe categorie economiche, non la vivibilità"

Il Coordinamento dei comitati cittadini è contrario all'ipotesi di rivalutazione degli accessi in centro storico

Riaprire le ztl? No, grazie. Il Coordinamento dei comitati cittadini rigetta in toto la proposta emersa da una mozione presentata in Consiglio Comunale dal consigliere di 'Pisa nel Cuore' Mannocci. Nel documento si chiede, in via sperimentale, di riaprire l'accesso in orario serale dei giorni feriali, durante il pomeriggio e la sera dei giorni prefestivi e festivi, più una riconsiderazione delle chiusure estive e festive dei lungarni.

Queste ipotesi, peraltro sostenute ed appoggiate dai commercianti, sono duramente avversate dai comitati: "La loro approvazione arrecherebbe un danno irreversibile alla popolazione cittadina, già in crisi di sopravvivenza". Le richieste degli abitanti sono da tempo dirette ad una regolazione più restrittiva degli ingressi, fra "l'eliminazione dei privilegi esistenti", i "controlli più rigorosi dei varchi in entrata e in uscita" e "l'eliminazione dei permessi di accesso, transito e sosta in ztl dei clienti degli alberghi e dei B&B, prevedendo parcheggi convenzionati all'esterno del centro storico, come in tutte le città d'arte italiane".

Secondo i comitati "sono solo 2mila i posti auto regolari, mentre il numero dei permessi rilasciati ai residenti è di 5.177 e il numero di autorizzazioni rilasciate per tutte le attività è di 14.437. Non c'è spazio quindi per ulteriori accessi e soste". Un problema peraltro è "l'illegalità diffusa, e più volte inutilmente segnalata, di ingressi impropri per l'assenza di controlli in uscita e quindi per l'impossibilità di un sanzionamento automatico dei cosiddetti 'furbetti' che entrano impunemente nelle zone vietate contromano, sottraendo posti auto agli abitanti. Inoltre esiste il mancato rispetto degli accessi a tempo autorizzati per ragioni di carico/scarico con ingressi abitualmente fuori dell'orario previsto".

I comitati contestano poi un'incoerenza politica potenziale per il Comune, in quando se viene sostenuta dall'amministrazione la mobilità sostenibile, la proposta Mannocci andrebbe contro le linee programmatiche: "Nessuna modifica di ampliamento o variazione della ztl si può dunque fare al di fuori di un programma generale sulla mobilità, ricorrendo furbescamente a cambiamenti fuori di questo contesto solo per favorire determinate categorie economiche". Sul punto insistono: "Con questa iniziativa si finisce per favorire solo interessi di una parte economica, che sta dettando le regole di comportamento all'amministrazione comunale, affermando paradossalmente che così tutela anche la qualità della vita dei cittadini, mentre in realtà vuole garantire solo i propri interessi. In realtà quanti sono i commercianti che risiedono a Pisa e votano per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale? E' bene che gli amministratori locali riflettano e ascoltino di più i cittadini residenti per capire dove sono collocati gli 'ideologismi di maniera'".

Sulla proposta Mannocci si è espresso in senso contrario anche il consigliere comunale Pd Marco Biondi: "La vita nel centro della città è profondamente impoverita dal gran numero di veicoli a motore che la attraversano o vi parcheggiano. In particolare, la qualità dell'aria si deteriora e molte altre sono le difficoltà derivanti da questa congestione di automobili, autobus e persone". Oltre i problemi segnalati, Biondi sottolinea che "una scelta del genere andrebbe chiaramento nella direzione di disincentivare il ritorno dei residenti in città".

"Una proposta seria - sostiene il consigliere - è quella di potenziare i parcheggi per i residenti all'interno della ztl, in questo modo si avrebbe anche la possibilità di togliere le macchine in zone che ritornerebbero ad avere una funzione sociale vera, basti pensare a Piazza San Sepolcro, Piazzetta Clari, ma una scelta del genere può essere fatta solo dopo una pianificazione attenta che tiene conto del centro storico in tutta la sua interezza. La sicurezza invocata da Mannocci con più macchine che transitano nel centro è da ricercare piuttosto con la liberazione delle piazze dalle auto per creare invece luoghi e spazi di incontro, socialità e commercio".

"Con i numeri dei parcheggi - conclude Biondi - emersi dall'interrogazione che feci nel 2018 a cui risposte l'assessore Dringoli, è una follia riaprire anche in modo temporaneo la ztl. In italia il 70% degli spostamenti cittadini avviene su percorrenze inferiori ai 4 km, spostare importanti quote di viaggiatori dall'automobile alla bicicletta oppure indurli a rinunciare al proprio veicolo utilizzando le gambe, non appare una strada così ardua da percorrere".

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