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Cronaca Centro Storico / Via Santa Maria

Santa Maria, i residenti contro le tariffe della ZTL: "Siamo discriminati"

E' stata avanzata al sindaco Filippeschi la richiesta ufficiale, sottolineando la necessità di apportare migliorie e aumentare i servizi nel quartiere. Da qui appunto la domanda di non pagare o pagare in misura ridotta le tariffe ZTL

Con una lettera al sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Comitato dei residenti del Quartiere di Santa Maria chiede ufficialmente "l’azzeramento o, in via subordinata, il dimezzamento delle tariffe di accesso alla ZTL da pagare nel 2016 per i residenti e i domiciliati nel quartiere e il rimborso delle somme eccedenti eventualmente già corrisposte".
La proposta, già avanzata direttamente al sindaco Filippeschi in un incontro del 3 novembre scorso, è stata confermata all’unanimità dall’assemblea degli aderenti al Comitato, svoltasi lo scorso 16 dicembre alla presenza degli assessori Forte e Serfogli. Ora arriva dunque la richiesta ufficiale.
Le ragioni partono dalla constatazione che, oltre a subire gravi disagi nella libertà di circolazione e nel diritto al riposo, i residenti abitanti nelle strade del quartiere interessate alla pedonalizzazione non trovano servizi corrispondenti e adeguati al pagamento della tariffa (carenza di parcheggi, distanza eccessiva dalla residenza, orari limitati di carico e scarico, insufficienza di mezzi pubblici di trasporto, assenza di car sharing, dissesto di molte strade e marciapiedi, peggioramento della qualità della vita ecc.).

L'ESEMPIO DEL LAZIO. Il Comitato fa presente che il TAR del Lazio con sentenza n. 3666 del 3 marzo 2015 ha annullato la delibera della Giunta Comunale di Roma Capitale con la quale si procedeva all’aumento delle tariffe di accesso alla ZTL. Nella motivazione il Giudice amministrativo muove dal presupposto che il corrispettivo per la ZTL non è un tributo, ma un “corrispettivo” da determinare solo dopo un’indagine istruttoria completa, coerente con i principi sanciti nel piano generale del traffico, secondo criteri di logicità e proporzionalità e, soprattutto, a seguito del concreto potenziamento delle linee di trasporto pubblico e di reperibilità di aree di parcheggio.
I residenti di S.Maria, applicando tali argomentazioni al caso che li riguarda, segnalano che il Comune di Pisa ha introdotto la tariffazione degli accessi alla ZTL all’interno del vigente 'Piano generale del traffico urbano', approvato nel lontano 2002 e mai aggiornato, con lo scopo, tra l’altro, di scoraggiare l’utilizzo delle autovetture, riducendo il numero di permessi a soggetti diversi dai residenti e conseguentemente limitando l’inquinamento atmosferico ed acustico, eliminando la presenza di veicoli parcheggiati nei luoghi urbani centrali di particolare pregio, riducendo i transiti e la sosta dei motocicli; giungendo, infine, col tempo ad una rimodulazione del costo della tariffe di accesso alla ZTL.
Nello stesso Piano si specificava la necessità, nell’ottica di una maggiore fruibilità pedonale del centro storico, di migliorare l’asfalto delle strade, prevedendo in particolare il rifacimento dei marciapiedi, nonché di incentivare il trasporto pubblico tramite l’introduzione di mezzi di modeste dimensioni ed a basso impatto, come i bus elettrici.

IL PARERE DEI RESIDENTI. Secondo il Comitato dei residenti, confrontando i principi del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), riletti alla luce della posizione assunta dal Giudice amministrativo in materia, è da ritenersi a tutti gli effetti illegittima la vigente tariffazione della ZTL per i residenti del Quartiere di Santa Maria.
"Infatti - sottolineano dal Comitato - l’introduzione dell’asse pedonale nel tratto di Via S. Maria non è avvenuto a seguito di un’accurata istruttoria che prevedesse l’impatto che un provvedimento del genere avrebbe generato sulla cittadinanza residente, la quale a tutt’oggi si trova discriminata rispetto a coloro che abitano altri quartieri di Pisa, in quanto possono usufruire di minori servizi. Tra di essi: aree di parcheggio carenti; manutenzione non omogenea delle strade (pavimentazione e illuminazione); trasporto pubblico inadeguato; accessi indiscriminati, con aumento dell’inquinamento atmosferico ed acustico; problemi irrisolti di ordine pubblico e sicurezza (telecamere, controlli etc.)". 
Pertanto, fino al completamento di tutti servizi ora mancanti o carenti e all’eliminazione dei disagi per gli abitanti, il Comitato dei residenti del quartiere chiede al Comune di Pisa, a partire dal  2016, di non far pagare o far pagare parzialmente, l’accesso alla ZTL ai residenti e ai domiciliati e di rimborsare le somme eccedenti eventualmente già corrisposte.
I residenti chiedono inoltre un monitoraggio trasparente degli accesi e della sosta nel quartiere, suddivisi per categorie, tramite la PISAMO, come fase istruttoria indispensabile per la proposta di modifica del Regolamento generale della ZTL. Vogliono che sia effettuata una valutazione periodica dell’inquinamento acustico e atmosferico per verificare l’efficacia della creazione dell’area pedonale e delle conseguenti restrizioni al traffico veicolare.
Chiedono infine un’analisi dei dati sull’afflusso turistico e non solo commerciale nel quartiere.

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