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Cronaca Centro Storico / Piazza Francesco Domenico Guerrazzi

Stazione Leopolda avanti tra mille difficoltà: "Concessione dello spazio in scadenza, chiediamo la proroga"

Le associazioni riunite nella Casa della Città Leopolda sperano in una risposta positiva dall'amministrazione comunale per poter proseguire con le attività

Chiedono un'apertura dal Comune di Pisa le associazioni riunite nella Casa della Città Leopolda, alle prese da due anni con l'emergenza sanitaria che per mesi ha bloccato ogni attività. A poche settimane dalla scadenza degli spazi in concessione, il gruppo di associazioni chiede la proroga per continuare le attività.
"La diffusione del virus Covid-19 ha colpito duramente le attività della Leopolda, determinando la cancellazione di programmi, eventi, iniziative. Nel periodo 2020 e 2021 la struttura è complessivamente rimasta chiusa 15 mesi su 24. Nel restante periodo lo svolgimento delle attività in presenza ha incontrato ostacoli molto rilevanti, sia per i limiti imposti alla capienza dei locali, sia per i timori e il senso di precarietà che hanno ostacolato la libera partecipazione - sottolineano - nonostante le oggettive difficoltà, la Leopolda ha continuato a prendersi cura della struttura e ad accogliere le iniziative promosse dalle associazioni cittadine, che hanno trovato nella Casa della Città un prezioso punto di riferimento dove promuovere iniziative al tempo del distanziamento sociale a favore dei cittadini più fragili, bambini, disabili, fino alle recenti attività in sostegno dei profughi ucraini arrivati in città. La Leopolda ha inoltre potenziato le attività di progettazione attraverso la partecipazione a bandi nazionali e comunitari per sostenere la realizzazione di attività dedicate al contrasto della povertà educativa, alla solidarietà sociale e alla promozione culturale".

"In questi due anni di pandemia le associazioni hanno cercato più volte un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale e chiesto una riduzione straordinaria al canone di affitto che tenesse in considerazione l’ampiezza dei periodi di chiusura e l’annullamento degli eventi in grado di generare ricavi - proseguono dalla Leopolda - il Comune di Pisa ha recentemente comunicato l’intenzione di ridurre il canone di affitto per il biennio 2020 - 2021 da 200 a 150mila euro circa. In considerazione del periodo di crisi generalizzata e della cifra così ingente, la Leopolda ha chiesto la possibilità di suddividere il pagamento in tre rate da saldare entro il mese di settembre 2022. Pur in assenza di riscontri da parte dell’amministrazione comunale, la prima rata di 50mila euro è stata versata alla fine del mese di marzo".

"Il pagamento delle ulteriori scadenze resta collegata alla possibilità di proseguire nella gestione della struttura e portare a compimento i progetti approvati, dai cui finanziamenti dipende l’unica possibilità di saldare i canoni 2020 e 2021 - precisano - a sostegno di questa richiesta risulta utile segnalare come le concessioni delle strutture sportive siano state prorogate fino al 2023 per consentire il riequilibrio economico delle associazioni gestrici. In mancanza di risposte, la concessione della Leopolda scadrà nel mese di giugno 2022 causando l’interruzione delle attività promosse dalle associazioni a favore della cittadinanza e l’impossibilità di saldare l’importo richiesto dal Comune".

"Per evitare che il Covid metta irreparabilmente in crisi la loro esistenza - concludono con la richiesta a Palazzo Gambacorti - le associazioni chiedono la possibilità di recuperare i mesi persi a causa dei lockdown e di predisporre un piano di attività da condividere con il tessuto cittadino in virtù del quale prolungare la gestione della struttura. Tale impostazione è stata definita nelle assemblee associative condotte nei mesi passati e sottoposta all’attenzione del Comune di Pisa, da cui le associazioni si attendono una scelta di apertura e sensibilità sociale".


 

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