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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus e associazioni premiate: "Basta passerelle, serve un vero confronto"

Arci Pisa spiega la decisione di non presentarsi alla cerimonia di premiazione organizzata dal Comune a Palazzo Gambacorti: "Durante la pandemia le associazioni sono state lasciate sole"

"Il tempo delle passerelle, dopo due anni di mandato, è finito. Ora serve un confronto serio". Il comitato Arci di Pisa spiega così la sua decisione di non presentarsi alla cerimonia che si è svolta ieri, 8 luglio, a Palazzo Gambacorti, organizzata dal Comune per premiare, con una pergamena di riconoscimento, enti, associazioni e cittadini che si sono adoperati con aiuti e solidarietà nelle settimane più difficili della pandemia. Un evento che ha visto tra l'altro l'esclusione dalla lista di Misericordia, Pubblica Assistenza e Croce Rossa.

"Non vi è da parte nostra - scrive Arci Pisa - alcun tipo di preclusione nei confronti della giunta Conti, la nostra decisione non ha carattere ideologico. L'aspetto che però non possiamo trascurare è che nell'affrontare questa emergenza le associazioni hanno dovuto lavorare molto spesso da sole e senza un reale affiancamento e sostegno da parte delle istituzioni, è mancata a più livelli qualsivoglia sinergia. Un'assenza che abbiamo risolto facendo spesso rete tra di noi, pur mancando l'attore principale che avrebbe dovuto coordinarci":

"Fin da subito - prosegue l'associazione - con i nostri volontari abbiamo portato, in pieno lockdown, a casa di anziani e non solo, la spesa e i medicinali, successivamente, quando la quarantena è stata meno stringente, ci siamo trovati in piena emergenza sociale e le risposte politiche sono state timide e comunque mai concertate con le associazioni. A quel punto ci siamo attivati con la nostra rete di circoli e abbiamo fatto una raccolta alimentare in otto circoli Arci della città di Pisa, raccogliendo una quantità straordinaria di cibo. In collaborazione con la Caritas e con l'associazione Oltre il Deserto, coinvolgendo circa sessanta volontari, abbiamo cominciato ad affrontare la dura crisi economica che ne è conseguita, arrivando a più di cento famiglie, nuclei ampi, di quasi trecento persone. Nessuna istituzione ci ha chiamati, cercati, o altro, siamo rimasti da soli. E da soli l'abbiamo affrontata".

Secondo l'associazione manca un vero confronto con l'amministrazione comunale. "Da mesi abbiamo chiesto che la Società della Salute attivasse l'osservatorio sulle povertà - spiega l'associazione -  ma a parte qualche frase di rito, ad oggi, ancora nulla. A questo si aggiunga che da settimane staziona nei cassetti del Sindaco Conti una lettera a firma Arci in cui chiedevamo un confronto leale e collaborativo, dove chiedevamo un impegno concreto nei confronti del mondo del terzo settore e ci mettevamo a disposizione per programmare insieme attività sociali a sostegno di anziani, bambini, adolescenti e chiunque viva in condizioni di marginalità e povertà. Nessuna risposta è ancora arrivata".

"Sappiamo bene che alcune accuse che ci muoveranno saranno improntate sul fatto che la nostra scelta di disertare la cerimonia sia il frutto di un astio politico nei confronti del colore della giunta Conti. Abbiamo idee diverse e non abbiamo mai mancato di dirlo, ma da parte nostra non sono mai mancati spunti di riflessioni e punti programmatici su cui confrontarsi. La solidarietà, perché sia davvero possibile, necessita di azioni concrete che solo chi ha il potere politico può realizzare. Saremo ben felici, quindi, di ricevere i ringraziamenti direttamente dal Sindaco, ma dopo un confronto onesto e rispettoso, che parli del lavoro fatto, ma soprattutto di quello che deve ancora essere messo in campo. Da parte nostra c'è la piena e totale disponibilità, ci chiediamo se ci sia anche parte del Sindaco".

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