rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Ricordo della firma delle leggi razziali: cerimonia a San Rossore

Tante le istituzioni presenti alla celebrazione la mattina del 5 settembre, data in cui avvenne la firma nel 1938

Si è svolto oggi, 5 settembre, l'incontro che apre le cerimonie del ricordo degli 80 anni dalla firma delle leggi razziali, avvenuta proprio a San Rossore il 5 settembre del 1938. L'appuntamento, svoltosi come da programma, ha visto la partecipazione delle istituzioni cittadine, dal sindaco Michele Conti all'Università, fino al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Proprio il governatore nel suo intervento ha sottolineato come "vogliamo continuare a ricordare, vogliamo far sapere che i fantasmi del nazismo, del fascismo, del razzismo, possono tornare. Non dobbiamo smarrire il senso di fondo di cosa ha significato per noi attraversare quel periodo buio. La Toscana è multietnica, sono 407mila gli stranieri che vivono regolarmente e stabilmente sul nostro territorio. Chi pensa che si possa tornare indietro, magari con un'operazione di pulizia etnica, non sa come è la Toscana oggi. Interi comparti funzionano grazie agli stranieri. Il problema dell'immigrazione deve stare in cima ai nostri pensieri e tutti quanti siamo chiamati a misurarci con questa realtà. Se si dovesse tornare indietro, chiuderebbero tante attività. Nella nostra società siamo stati capaci di elaborare il conflitto, la differenza. Questi i temi che dobbiamo affrontare per essere all'altezza dell'insegnamento della storia".

"Serve una memoria vigile - ha detto la vicepresidente della Regione Monica Barni - l'esser qui, tutte le istituzioni assieme, è un gesto importante dal punto di vista simbolico ed essenziale per la memoria. Dobbiamo lavorare con i giovani, affinché non cedano all'indifferenza o non siano irretiti da false chimere e racconti. Oggi purtroppo tanti segnali ci dicono che il pericolo c'è e quindi dobbiamo ancor di più alzare il nostro impegno, in una regione dove tante cose comunque già vengono fatte: il Treno della memoria ad esempio, che ogni due anni porta oltre cinquecento ragazzi delle scuole superiori ad Auschwitz e che non è un viaggio commemorativo ma della consapevolezza, che inizia con la preparazione degli insegnanti e il lavoro in classe".

"Ottant’anni fa a San Rossore il Re Vittorio Emanuele firmava le leggi razziali. Certo si tratta di una pura casualità, derivata dal fatto che il Re si trovava nella sua tenuta a San Rossore - ha dichiarato il sindaco Michele Conti - eppure per noi pisani questa contingenza appare come un inaccettabile paradosso. Pisa è una città che ha una storia di grandi aperture e di relazioni verso mondi diversi. Oggi, dopo 80 anni, noi ripensiamo agli uomini e alle donne che vedevano spezzare le loro vite e ci commuove pensare alla loro incredulità per quel che avveniva a cui certamente erano impreparati. Tuttavia non possiamo sottacere fulgidi esempi di cittadini italiani che, al di là delle proprie convinzioni politiche, anche a Pisa nel silenzio della quotidianità e per quello che potevano, si adoperarono per salvare le vite ad intere famiglie ebree condannate alla deportazione. Penso che sia utile oggi richiamarsi a coloro che non sottovalutarono e non furono indifferenti".

Del Consiglio Regionale era presente anche Irene Galletti del Movimento 5 Stelle: "Le istituzioni di ogni livello, i partiti di ogni colore e i cittadini tutti hanno il dovere civico e morale di combattere ogni forma di discriminazione e razzismo. La nostra azione è sempre stata e sempre continuerà a essere fedele ai princìpi della costituzione e ai valori fondanti la Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo".

Il rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella, a nome dell’intera Accademia e alla presenza di tutti i rettori delle università italiane, riconoscerà la responsabilità per gli atti che, a partire dall'adesione al 'Giura'ento di fedeltà al Fascismo' del 1931, videro il mondo universitario silente e complice verso le scelte del regime che giunsero sino all'emanazione delle leggi razziali nel 1938. E' la prima volta che in Italia un rappresentante delle istituzioni compie pubblicamente un simile gesto. La solenne cerimonia si svolgerà il 20 settembre nel Palazzo della Sapienza dell'Ateneo pisano, alla presenza della Conferenza dei Rettori Universitari Italiani (Crui) riunitasi a Pisa per l'occasione e dei rappresentanti dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei). La 'Cerimonia del ricordo e delle scuse' sarà il momento più alto e significativo di 'San Rossore 1938', un vasto programma di iniziative che si svolgeranno in Toscana da settembre e che, con incontri nelle scuole, proseguirà fino al 2019 inoltrato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ricordo della firma delle leggi razziali: cerimonia a San Rossore

PisaToday è in caricamento