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Cronaca

Aeroporti, La Città Ecologica: "No ad ampliamenti o nuove piste a Pisa e Firenze"

L'associazione ambientalista richiama alla necessità di non aumentare il traffico aereo per una mobilità sostenibile

"Se si vuole una mobilità sostenibile, come per le auto, occorre puntare alla riduzione dei voli". E' questa la chiara posizione dell'associazione ambientalista pisana La Città Ecologica, che in questo senso mette al bando ogni "insulso campanilismo" sulla questione degli investimenti da parte di Toscana Aeroporti sulla pista di Peretola. Un no alla crescita che anzi dovrebbe vedere riduzioni, "vietando i voli notturni e i (pochi) voli verso destinazioni servite da treni veloci".

Lo scopo è ridurre le emissioni. "Volare - fa il quadro l'associazione - produce 285 grammi di CO2 per ogni passeggero per ogni chilometro percorso. Un’auto ne produce 42. Questo anche perché l’aereo è il mezzo di trasporto energeticamente meno efficiente. Le emissioni di CO2 in EU dovute al traffico aereo costituiscono oltre il 13% del totale. Oltre alla CO2, il trasporto aereo è responsabile dell’inquinamento da ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx), monossido di carbonio (CO), idrocarburi incombusti o parzialmente combusti (noti come composti organici volatili o COV) e particolato (PM), inquinanti formati dalla combustione del carburante aereo durante il volo, il decollo e l’atterraggio. Le emissioni di ossido di azoto durante la navigazione ad alta quota comportano un incremento dell’ozono (O3) nella parte superiore della troposfera e nella bassa stratosfera, con conseguente effetto serra. Particolarmente grave per la salute umana è anche l’esposizione al rumore della popolazione che vive nelle zone sorvolate soprattutto in fase di decollo ed atterraggio".

Fra le misure necessarie ci sarebbero quindi "una forte penalizzazione per i voli a corto raggio per i quali esista un’alternativa sostenibile e veloce" e una "integrazione nel biglietto aereo di un contributo destinato alla protezione del clima". Gli investimenti negli scali dovrebbero servire "solo per l’adeguamento degli spazi per i passeggeri e le opere e le azioni utili a ridurre l’enorme impatto ambientale dell’aeroporto".

"Fino al 70% dei decolli avviene sulla città - analizza La Città Ecologica - nonostante la mobilitazione di tanti cittadini che con 1500 firme hanno chiesto rotte di decollo verso mare; circa 15000 residenti sono esposti ad inquinamento acustico ed atmosferico. Inoltre le emissioni sonore superano i limiti di legge. Manca un sistema di centraline che rilevino in continuo l’inquinamento atmosferico specifico prodotte dalle attività aeroportuali. Manca un sistema che sanzioni per chi non rispetta le procedure anti-rumore. Si attuino i provvedimenti proposti dalla Commissione Aeroportuale per ridurre l’esposizione a rumore, a oggi disattesi. Da anni Toscana Aeroporti avrebbe dovuto presentare un Piano di abbattimento e contenimento del rumore (PCAR), ma a oggi non è ancora disponibile. Sono solo alcune delle azioni che si possono fare a livello locale per limitare l’impatto ambientale e per venire incontro alle richieste di Associazioni e cittadini che, a Firenze come a Pisa, si battono per la salvaguardia del territorio e della propria salute".

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