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Cronaca Ospedaletto / Via Emilia

Caos rifiuti a Sant'Ermete, i residenti: "Basta denigrazione, si mettano i cassonetti condominiali"

Gli attivisti del comitato di quartiere rispondono al Comune sul caso Tari: "Geofor conosce le utenze e il servizio di raccolta va garantito, il Comune risponda alla nostra richiesta"

E' sempre teso il confronto fra gli abitanti di Sant'Ermete e l'amministrazione comunale. Non direttamente di case popolari si tratta questa volta, ma bensì del servizio di raccolta rifiuti porta a porta, che nel quartiere è attualmente previsto con i quattro mastelli per singola abitazione.

I residenti segnalano da tempo che una simile organizzazione, per vari motivi, non è efficace. Per questo lo scorso 12 aprile una delegazione del Comitato di quartiere ha protestato presso la sede Geofor a Pontedera. "Da oltre un anno - spiegano gli attivisti - abbiamo fatto la richiesta dei cassonetti condominiali, ma nulla è stato fatto. Si fece domanda, con raccolta di firme e tutto, insieme agli abitanti di via Bandi, dove i bidoni sono stati messi dopo 3 mesi. Perché invece da noi invece si rimpallano sempre le responsabilità ed ogni volta c'è un problema?".

Il caso recente è quello della presenza di utenze irregolari circa la Tari, ragione ostativa ad una diversa organizzazione secondo il Comune. "E' solo un'altra scusa - controbatte il Comitato - la Geofor conosce chi siamo e le utenze, tanto che i mastelli per il porta a porta li abbiamo tutti. Chi non paga la Tari è perché ha reddito 0 ed è esente. E' poi un discorso che non ha senso: i cassonetti condominiali li chiedono chi è registrato, per avere un servizio funzionante. Chi non paga ci può essere dappertutto, ma non per questo non c'è il servizio. E' come quando dicevano che non si potevano mettere perché non avevamo amministratori condominiali, quando a fare quella funzione è l'Apes".

"Oppure dicevano che non c'è spazio - insistono gli attivisti - quando nell'ultimo incontro della settimana scorsa, dopo la protesta, Geofor e Comune hanno fatto un sopralluogo ed i bidoni si possono mettere senza problemi nelle aree a fianco agli immobili. Quello che serve è il via libera del Comune in sostanza, che evidentemente non vuole dare perché insiste con una sua campagna denigratoria e di ritorsione per le nostre attività".

I cassonetti condominiali sarebbero necessari in quanto "viviamo in case piccole, dove non c'è spazio per i mastelli. Spesso non c'è un balcone, oppure si è in tanti in uno spazio ridotto e la grandezza dei cestini non basta e si vive con la spazzatura in casa che fuoriesce. Fuori non va meglio. Ad esempio il ritiro dei pannolini sporchi è fissato per 3 giorni la settimana ma non si sa quando passano, e non si può mettere fuori la spazzatura perché altrimenti gli animali la aprono. Chiediamo quindi al Comune di rispondere alla nostra richiesta senza temporeggiare ancora".

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