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Cronaca

Riforma trasporto pubblico: c'è un futuro nonostante la crisi

Con la riforma e l'accordo tra Regione ed enti, nascerà un nuovo servizio bus che riuscirà a trasportare oltre 200 mila utenti, unendo Pisa alle zone di Calci, Cascina, San Giuliano, Vecchiano e Vicopisano

Prende il via un progetto ambizioso, frutto dell'intesa tra Regione ed enti locali, in previsione della gara europea per la futura gestione del trasporto pubblico. La riforma prevede un ampliamento dell'area urbana, una nuova 'Grande Pisa' congiungerà quindi 5 comuni della zona (Calci, Cascina, San Giuliano, Vicopisano e Vecchiano) con il servizio bus urbano, collegando un potenziale bacino di 200 mila persone. A questo si  aggiungeranno nuovi servizi, come un'altra LAM che collegherà San Rossore-Piazza dei Miracoli e Cisanello.

L'intesa cercherà di garantire una stabilità al sistema dei trasporti pubblici, messo in ginocchio dalla crisi economica. Con uno sforzo comune si cercherà di far rimanere al sicuro il settore per i prossimi 9 anni. L'intera rete bus regionale sarà inferiore a quella attuale, si passa da 105 a 100 milioni di chilometri, ma non verranno diminuite le corse, soprattutto quelle extraurbane utilizzate dai pendolari.

Verranno acquistati 1000 nuovi bus, in modo da garantire una qualità migliore del servizio, attualmente in Toscana ce ne sono 3 mila, la cui età media è di 12 anni. Tirando le somme si parla di 195 milioni di euro annui che verranno investiti nei trasporti, i fondi sono messi a disposizione da Regione ed enti. Verrà garantito anche un unico biglietto a tariffa integrata per autobus, tram, treni e traghetti, cercando di dare maggiore omogeneità ad un sistema molto frazionato.

Ma il punto più importante dell'accordo è che verranno confermati i posti di lavoro degli attuali dipendenti. Infatti nel bando della gara d'appalto c'è una clausola sociale che prevede il totale riassorbimento dei dipendenti da parte del nuovo gestore, un bel traguardo considerati i problemi occupazionali dovuti ai tagli nazionali nel settore trasporti.

"Stiamo scommettendo sulla mobilità pubblica - afferma il sindaco Marco Filippeschi - e lo stiamo facendo in una situazione difficile, questo deve essere un segno forte per tutti i cittadini e i lavoratori del settore. Ci sono in programma diverse cose, tra cui l'ampliamento della rete cittadina con un'ulteriore LAM. Nel corso degli anni il numero delle persone che usano i trasporti pubblici è aumentato, grazie anche alla qualità dei servizi".

Dai dati locali si passa a quelli regionali. "Solo il 6% dei lavoratori toscani usa i mezzi pubblici per andare al lavoro -  ha spiegato l'assessore regionale Luca Ceccobao - questo dato deve crescere assolutamente. La riforma è una reazione ai tagli del governo, c'era il bisogno di un nuovo progetto che ci permettesse di supportare le spese, ormai insostenibili, del settore trasporti. In tutta la Toscana verrà mantenuto il 95% della rete bus, passeremo da 105 milioni di km a 100, risparmiando oltre 50 milioni di euro. I servizi urbani verranno comunque potenziati, aumentando le corse per non lasciare isolate le zone meno popolate, come piccole frazioni e comuni montani".

"In genere le riforme si fanno quando ci sono risorse e alleanze - conclude Ceccobao - la nostra si è fatta lo stesso, senza che ci fossero tutti i presupposti necessari. È una scommessa, un investimento nuovo in un periodo di crisi".

 

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