rotate-mobile
Cronaca

Tutela e accoglienza dei rifugiati: il progetto di Pisa 1° in Toscana

Pubblicata la graduatoria del Ministero dell’Interno per i finanziamenti del progetto Sprar per il triennio 2014/2016. Rispetto al triennio passato aumentano i posti di accoglienza: saranno venti in totale le persone ospitate

Pubblicata la graduatoria per l’assegnazione dei contributi messi a disposizione dal Ministero dell’Interno per il triennio 2014/2016 per i progetti d’accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. Il progetto presentato dalla Società della Salute Zona Pisana è risultato tra i 367 vincitori che si aggiudicano il finanziamento, piazzandosi 1° in Toscana e 25° in Italia nella graduatoria di merito.

"Ci tengo a sottolineare che siamo l’unica Società della Salute che risulta tra i progetti vincitori - commenta Giuseppe Cecchi, direttore SdS - ci tengo a ringraziare i nostri operatori e le associazioni del terzo settore che mettono quotidianamente sul campo il loro impegno e la loro esperienza". "Pisa si dimostra ancora una volta città dell’accoglienza, nel rispetto dei diritti e delle regole" continua Sandra Capuzzi, presidente della Società della Salute di Area Pisana.

Il progetto del valore di circa € 300.000,00 tra contributo e cofinanziamento, permetterà di accogliere sul territorio 20 persone (9 posti per uomini adulti ed 11 posti per piccoli nuclei familiari). I posti saranno quindi 5 in più rispetto al passato triennio. A questi vanno aggiunti inoltre altri 8 posti (per uomini adulti) che sarà possibile attivare su richiesta del Servizio Centrale dello SPRAR. I Comuni che ospiteranno sul loro territorio le strutture sono il Comune di Pisa, sede storicamente del progetto, ed il Comune di Cascina che da questo anno ha dato disponibilità. Soggetto attuatore sul territorio è sempre l’Arci Comitato di Pisa che garantisce continuità e professionalità agli interventi.

COME FUNZIONA. I beneficiari vengono accolti in strutture di accoglienza e seguiti a tutto tondo nel loro percorso di inserimento nel tessuto sociale.

Per ciascun ospite vengono forniti i seguenti servizi:

a) Accoglienza: vitto e beni di prima necessità, pocket-money; orientamento ed accompagnamento per l’accesso ai servizi socio-sanitari e del territorio; corsi di alfabetizzazione di lingua italiana; supporto all’inserimento in percorsi educativi e di istruzione; disbrigo di pratiche amministrative e legali;  servizi di mediazione – interpretariato.

b) Integrazione: accompagnamento per l’accesso ai servizi; Accesso a corsi di lingua italiana; inserimento in corsi di formazione/riqualificazione professionale ed inserimento lavorativo; supporto nella ricerca di opportunità alloggiative; eventuale supporto al ricongiungimento familiare.

c) Tutela: sportello informativo aperto al pubblico: Informazioni sulla normativa; orientamento ed informazione legale; supporto psico-socio-sanitario; Accompagnamento presso Questura e Sportello Unico –Prefettura

Dal 2001, grazie alla Società della Salute e alle associazioni coinvolte, a Pisa hanno trovato aiuto circa 100 persone provenienti da 25 paesi diversi (Afghanistan, Albania, Angola, Congo, Costa d’Avorio, Eritrea, Etiopia, Ghana, Repubblica della Guinea, Guinea Bissau, Iran, Iraq, Kossovo, Liberia, Mauritania, Nigeria, Russia, Salvador, Somalia, Sudan, Senegal, Turchia, Togo, Mali e Pakistan) che sono accolte in strutture e seguite a tutto tondo nel percorso di inserimento nel tessuto sociale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tutela e accoglienza dei rifugiati: il progetto di Pisa 1° in Toscana

PisaToday è in caricamento