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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza abitativa: "Rischio blocco delle assegnazioni delle case"

Diritti in Comune e Partito Democratico denunciano ritardi nella procedura, dovuti alle nuove normative volute dall'amministrazione che però contrastano con la legge regionale

Torna a far discutere l'emergenza abitativa di Pisa con le minoranze in Consiglio Comunale, in particolare Diritti in Comune e Partito Democratico, che denunciano ritardi nella procedura di assegnazione delle abitazioni Erp. La situazione deriverebbe dalla nuova normativa varata dal Comune che introduce requisiti e richieste fin da subito avversate anche da associazioni e collettivi, che parlavano di "ostacoli burocratici" e intenzioni discriminatorie rispetto gli stranieri.

Ripercorre le tappe Diritti in Comune: "Nel settembre del 2018 la maggioranza approva in fretta e furia un nuovo Regolamento per affrontare l'emergenza abitativa. Una delibera che faceva acqua da tutte le parti e in cui erano contenuti criteri, quali la richiesta di certificazione dei possedimenti all'estero da parte dei cittadini stranieri, che da numerose sentenze sono stati ritenuti illegittimi. Nonostante l'urgenza di tante situazioni abitative il bando per l'accesso all'utilizzo autorizzato di alloggi Erp in emergenza viene emesso dal Comune di Pisa soltanto il 18 gennaio, esattamente  5 giorni prima della effettiva entrata in vigore della nuova legge in materia di alloggi Erp della Regione Toscana approvata dal Consiglio regionale in data 2 gennaio".

"Ovviamente - incalza Maria Antonietta Scognamiglio, consigliera Pd e vicepresidente della 2ª Commissione - non si è trattato di una svista, ma di una volontà consapevole di sfavorire i cittadini di origine non italiana. Le organizzazioni sindacali Sunia, Sicet e Unione Inquilini avevano immediatamente richiesto a tutti i comuni del Lode pisano di procedere con urgenza alla nuova regolamentazione, ma le risposte non sono state positive. In data 8 maggio si è tenuto l'incontro tra la 2° Commissione Consiliare Permanente e le tre organizzazioni sindacali, le quali hanno rinnovato la stessa richiesta per evitare il rischio di essere costretti a bloccare tutta la procedura di assegnazione degli alloggi, dal momento che il bando risulta in contrasto con la nuova legge regionale. Le minoranze presenti hanno sostenuto con fermezza la posizione dei sindacati e hanno domandato, nella stessa Commissione, se fosse stato richiesto il parere dell'Avvocatura Civica. La risposta ricevuta dal presidente è stata, a dir poco, ai limiti dell'incredibile: 'L'assessore Gambaccini ha richiesto la consulenza di uno studio legale esterno [...], l'Ufficio Legale del Comune non è in grado di dare una risposta'".

"Il bando comunale - insiste Diritti in Comune - è stato volutamente pubblicato, basandosi su una normativa di fatto abrogata dalla nuova legge regionale, nonostante fosse evidente l'obbligo da parte del Comune di adeguarsi a queste nuove disposizioni da lì a pochi giorni. La giunta Conti ha fatto questa forzatura politica e propagandistica trovandosi poi in una prevedibile situazione di stallo, visto che ad oggi non è stata pubblicata neppure la graduatoria provvisoria delle assegnazioni, prevista per fine febbraio. Chiediamo all'assessore Gambaccini di chiarire immediatamente la situazione in quanto, se questa notizia fosse confermata, ci troveremmo di fronte ad una vera e propria sfiducia della Giunta nei confronti dell'Avvocatura Civica di questo Comune: un fatto senza precedenti. Per questo abbiamo presentato un question time che verrà discusso martedì prossimo in consiglio comunale".

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