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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rischio dissesto finanziario per la Provincia di Pisa: appello per cambiare la legge di stabilità

Il sindaco Filippeschi si rivolge ai parlamentari pisani affinché sostengano un cambio di direzione rispetto i tagli previsti dal Governo. "A rischio scuole e strade" afferma il primo cittadino. Il deputato Fontanelli: "Allarme giustificato"

Il coro di allarme per ciò che sarà delle competenze provinciali prosegue e si alza fino al Parlamento. Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi torna a chiedere un bilanciamento delle previsioni e dice chiaramente: "Se non ci sarà una sostanziale correzione, la legge di stabilità porterà al dissesto la Provincia di Pisa con tutte le altre province toscane. Va evitato il taglio previsto di 500 milioni. A noi mancherebbero, per scelta del Parlamento, 10.591.222 euro, al complesso delle province toscane oltre 79 milioni di euro. Si tratterebbe di un dissesto indotto, cioè fatto per il prelevamento di risorse dai territori a beneficio dello Stato centrale e a scapito dei servizi locali, a partire dalla manutenzione delle scuole e delle strade".

Un danno enorme alle comunità locali. Per venerdì 11 dicembre è convotata l'assemblea di tutti i sindaci pisani per decidere le iniziative da intraprendere. All'incontro dei giorni scorsi con i parlamentari pisani il presidente della provincia ha rivolto un appello: "Chiediamo ai nostri parlamentari, che conoscono la situazione, di dare battaglia. Con il taglio l'ente di area vasta ora gestito dai comuni sarà morto prima di nascere. Le vecchie province non esistono più. In un anno abbiamo razionalizzato l'ente, diminuito la spesa di personale, creato efficienze, recuperato capacità d’entrata, riportando i conti in ordine. Dal primo gennaio metà personale passa alla Regione. Se ci danno quello che ci è dovuto siamo in grado di mettere a posto scuole e strade e dubito che qualcuno possa fare meglio al posto dei comuni mentre in aggiunta possiamo funzionare come hub dove si danno servizi ai comuni, che spesso non possono permetterseli, perché troppo piccoli e frammentati sul territorio".

Si può lavorare quindi, ma servono le risorse: "Non ci stiamo a fare i liquidatori. Chiediamo l’attuazione della legge Delrio, non il caos e dunque chiediamo la rinuncia al taglio devastante. L'ha chiesto anche il Presidente Mattarella, intervenendo nell'assemblea nazionale dell'Anci di Torino. Oppure il governo e il Parlamento si prendano con chiarezza la responsabilità di una scelta di azzeramento della riforma gestendola direttamente nei territori, spiegando ai cittadini un beneficio che non si vede. Giustificando di fronte ai cittadini il taglio di servizi essenziali e di potenzialità di risparmio di spesa".

Ad accogliere il grido di allarme è stato il deputato Paolo Fontanelli: "L'obiettivo è quello di chiedere ai parlamentari di proporre modifiche alla legge di stabilità in grado di mettere rimedio a questa situazione. In realtà è ciò che molti deputati stanno già cercando di fare. Sono molti gli emendamenti depositati nei giorni scorsi finalizzati a dare copertura allo squilibrio finanziario in cui si trovano le Province. Io stesso ne ho sottoscritto uno che prevede un recupero di risorse per almeno 500 milioni. Purtroppo finora il Governo non ha manifestato una concreta disponibilità a venire incontro a queste richieste, facendosi forte anche del via libera che gli hanno dato le Regioni e l'Anci".

E' molto preoccupato il deputato: "La situazione può diventare del tutto insostenibile se viene meno la possibilità di garantire il minimo di manutenzione necessaria alle strade e alle scuole. Così si apre la strada anche a rischi seri sul piano della sicurezza. Per questo ritengo che sia giusto l'allarme lanciato dai Presidenti delle Province e dai Sindaci e penso che debba fare tutto il possibile per introdurre modifiche nella legge di stabilità in grado di impedire i dissesti e assicurare le risorse per gli interventi prioritari e urgenti, essenziali per tutelare cittadini e studenti".

"Da domenica - conclude Fontanelli - inizia proprio in commissione bilancio della Camera la discussione e la votazione sugli emendamenti e la prossima settimana la legge arriverà in Aula. Speriamo che le iniziative e gli incontri di questi giorni portino ad un risultato concreto".

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