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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Pratale / Via San Giovanni Bosco

Don Bosco, pestaggio tra venti detenuti: feriti tre poliziotti

Gli agenti hanno cercato di dividere i detenuti per fermare la violenza e tre di loro sono dovuti ricorrere alle cure mediche in ospedale. Cresce la preoccupazione del Sappe che chiede condizioni migliori per i poliziotti

E' ancora una volta il carcere Don Bosco di Pisa a finire sotto i riflettori dopo le ultime aggressioni ai danni degli agenti penitenziari. Stavolta è una rissa tra detenuti stranieri avvenuta oggi a fare cronaca. L'episodio è reso noto dal Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria).

"Venti detenuti stranieri (nordafricani) se le sono date di santa ragione - fanno sapere dal sindacato - e se non fosse stato per il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari le conseguenze della rissa potevano essere peggiori". Spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe: “La rissa tra detenuti a Pisa, carcere da giorni al centro delle cronache per le violenze che vedono coinvolti i Baschi Azzurri, è sintomatico di una emergenza penitenziaria che permane, nonostante tutto. Una rissa violenta, sedata in tempo dai bravi poliziotti penitenziari in servizio che mi auguro vengano premiati per l'ottimo intervento operativo. Un saluto in particolare va ai tre poliziotti feriti, colpiti dai detenuti mentre tentavano di separarli, che si trovano al Pronto soccorso di un Ospedale cittadino per le cure del caso. Una rissa che poteva avere più gravi conseguenze, se non fosse stato per il tempestivo intervento dei poliziotti che hanno sequestrato nel cortile passeggi un rudimentale coltello”.

Pasquale Salemme, segretario regionale Sappe della Toscana, aggiunge: “Mi preoccupa il continuo ripetersi di eventi critici e violenze contro i poliziotti nel carcere di Pisa. Sono troppi gli agenti che subiscono le violenze dei detenuti: dovrebbe fare riflettere il consistente numero di poliziotti assenti per malattia. Ma mi sembra che il direttore del carcere non adotti alcun intervento risolutivo per modificare questo stato di cose, come una organizzazione del lavoro più funzionale alle necessità di sicurezza e tutela dei Baschi Azzurri. Per fortuna nostra e delle Istituzioni - prosegue Salemme - a Pisa lavorano poliziotti penitenziari molto determinati, che credono nel proprio lavoro, che hanno valori radicati e un forte senso d'identità e d'orgoglio. Agenti, sovrintendenti, ispettori, funzionari che lavorano ogni giorno, nel silenzio e tra mille difficoltà ma con professionalità, umanità, competenza e passione nel dramma delle sezioni detentive pisane e italiane. A loro va il plauso mio personale e del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il Sappe". 

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