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Rissa al pronto soccorso, la Cgil denuncia: "Disagi anche per il personale delle pulizie"

Filcams e FP Cgil si interrogano su come sia possibile che non ci siano controlli di accesso all'interno di un ambiente sanitario pubblico e definiscono la situazione una "bomba ad orologeria". Difficoltà per il personale del DEU e per gli addetti alla sanificazione

Dopo la rissa avvenuta sabato notte nella sala d'aspetto del pronto soccorso dell'ospedale Cisanello di Pisa, dove alcuni senzatetto sono passati dalle parole ai fatti per futili motivi, intervengono sulla situazione presente nel presidio ospedaliero pisano Filcams e Funzione Pubblica Cgil.

"La mancanza di sicurezza all'interno della Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e nei parcheggi limitrofi è sotto gli occhi di tutti, più volte abbiamo sollevato all'azienda il problema, ma non sono mai arrivate risposte convincenti - affermano dal sindacato - l'ultimo episodio, verificatosi nella sala d'aspetto del pronto soccorso, era largamente prevedibile, praticamente una bomba ad orologeria".

"É inaccettabile che quella sala d'aspetto si sia trasformata in un ambito dormitorio per i senzatetto, che di fatto litigano per contendersi il posto, non è giusto per i dipendenti, né per i pazienti - proseguono dalla Cgil - nessuno vuole mandare i senzatetto per strada in pieno inverno, ma certamente questa non è e non può essere la soluzione, la Società della Salute di Pisa deve trovare soluzioni alternative. Alla AOUP, chiediamo di attivare un servizio di vigilanza continua all'interno del P.S, almeno fino a quando non viene individuata una soluzione diversa per i senzatetto. Il personale del DEU, già sovraccaricato dal lavoro e dalle carenze di organico, non può trovarsi a gestire anche questo problema, con i rischi di sicurezza conseguenti".

Secondo quanto afferma il sindacato, anche il personale dell'appalto di pulizia Sodexo che opera al Pronto Soccorso di Cisanello si imbatte sempre più spesso in situazioni difficili quando all'interno della struttura deve effettuare le pulizie in presenza di senzatetto, barboni e disperati che dormono nella sala d'aspetto e che spesso se la prendono con chi deve pulire proprio quei locali.

"La sanificazione degli ambienti sanitari è fondamentale per garantire adeguate condizioni di servizio ai malati, ma la presenza dei senza tetto sta rendendo difficile lo svolgimento delle attività - spiegano ancora dalla Cgil - il problema si verifica verso le 6 di mattina, quando arriva il primo turno di pulizie: si tratta di operatrici che entro le ore 9 devono aver terminato tutta la pulizia dell'edificio 31 e che spesso devono pulire ciò che i barboni hanno ridotto in condizioni pietose. Come è possibile accettare che in un ambiente sanitario pubblico non ci sia controllo di accesso? La salute e la sicurezza va garantita ai malati, agli utenti e a tutti coloro che lavorano nella struttura".

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