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Cronaca Centro Storico / Lungarno Leonardo Fibonacci

La città cambia: un milione di euro per i sotterranei del Giardino Scotto

Presentato il progetto Piuss: l'intervento di ristrutturazione inizierà il prossimo 15 novembre, 365 giorni di lavori per ridare un pezzo di storia alla città. Poi via ad attività culturali nei nuovi spazi

Il bellissimo giardino pisano risale all'epoca medievale, con i secoli le sue mura sono state una grande opera di difesa dai fiorentini, in seguito diventò una sorta di "Giardino delle Delizie" per le passeggiate romantiche della famiglia Scotto che lo comprò nel 1700. Oggi è adibito a parco cittadino, poco valorizzato nonostante la sua posizione strategica e le sue mura imponenti. Un vero e proprio fiore all'occhiello per la città che dal 2012 potrà contare anche sui suoi sotterranei.

Dopo le ristrutturazioni per la parte esterna della struttura, che nel 2008 sono costate ben 653mila euro, partono finalmente anche quelle per i piani inferiori con un costo di 1 milione di euro. Per l'amministrazione comunale si tratta di un posto di grande suggestione, attualmente trascurato e non accessibile al pubblico. Il progetto è stato presentato dal sindaco Marco Filippeschi, dal vice sindaco Paolo Ghezzi, dall'assessore ai lavori pubblici Andrea Serfogli e dall'architetto Fabio Daole che è anche il responsabile del progetto.

"Il giardino completamente riqualificato avrebbe ancora più valore storico e artistico. È un patrimonio culturale e un bene pubblico di grande importanza - afferma il sindaco - grazie al Progetto Piuss i sotterranei verranno restituiti ai cittadini. Lo vedo già dentro un circuito di offerte culturali molto vasto, come mostre, esposizioni o presentazioni di libri. I lavori di restauro - conclude Filippeschi - daranno una grande versatilità al posto".

Paolo Ghezzi conferma l'entusiasmo del sindaco riguardo al progetto. "Anche se oggi il Giardino Scotto è già molto bello, solo due anni fa ha avuto bisogno di grandi opere di ristrutturazione e riqualificazione del suo ambiente esterno. È stata creata un'area verde per i bambini e una zona per la passeggiata. Ora il recupero dei sotterranei consentirà di sfruttare al meglio gli spazi durante tutto l'anno: estate e inverno. Nei luoghi ristrutturati si potranno fare numerose attività. Verranno installati gli impianti di illuminazione e riscaldamento e ritinteggiati i loggiati".

Il progetto, oltre alla ristrutturazione dei locali inferiori, prevede la costruzione di un chiostro di 60 mq, destinato alla somministrazione di alimenti e bevande. "Ovviamente - conclude Ghezzi - non sarà un vero e proprio bar, ma sarà un punto di ristoro in linea con i servizi offerti dal Giardino. Inoltre ci sarà una gestione e una vigilanza più attenta ed efficace. Nel 2012 riusciremo a restituire alla città il nuovo spazio riqualificato".

La gara d'appalto per i lavori è stata vinta dalla ditta Lattanzi. "Si tratta di un'azienda molto preparata e con esperienze importanti nel settore - afferma l'assessore Serfogli - e poi l'offerta e il preventivo per i lavori che ci hanno proposto è stato tra i più vantaggiosi. Il Giardino è un pezzo di storia della città che risale ai primi anni del '500, quindi il restauro sarà molto complesso e delicato. I locali sono in uno stato di degrado da molto tempo. Fortunatamente, per la collocazione dei nuovi impianti, non verranno demolite le antiche pavimentazioni presenti ma saranno effettuati interventi particolari sui muri".

Si parla anche di eventuali affreschi che verranno recuperati. Ben 550 mq di area sotterranea di cui occuparsi. "La parte delle cannoniere è la zona più buia di tutte - spiega l'architetto Daole, mostrando le carte dei progetto - per una maggiore illuminazione verranno posizionate torrette in posizioni strategiche. L'impatto estetico sarà molto bello e non ci saranno fili in vista. La restaurazione lascerà l'aspetto antico ai sotterranei".

Tra gli aspetti tecnici dei lavori emerge un'altra curiosità: una scoperta molto importante dal punto di vista storico e culturale. Ci sarebbe una parte del giardino, quella che fa angolo che contiene un pozzo. Dai rilevamenti questa zona è ancora tutta allagata e non agibile. Dopo i lavori si potrebbe scoprire che si trattava di un'area adibita alle scorte alimentari in caso di assedio prolungato della fortezza da parte dei nemici.
Forse veniva riempita di ghiaccio per conservare le carni ed altri cibi. "Per adesso - spiega l'architetto Daole - sono solo supposizioni. Però se così fosse, ci troveremo di fronte ad una scoperta storico-culturale molto importante, da dover sfruttare al meglio".

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