Nepal, rientrato a Pisa il team di medici dell'Aoup: 900 feriti curati

Sono rientrati a Pisa questa notte, a bordo di un pullman della Croce Rossa, i volontari del Gcu-Gruppo di Chirurgia d’urgenza dell’Aoup che dal 29 aprile scorso, si trovavano in Nepal per prestare soccorso alla popolazione devastata dal terremoto.

Il contingente italiano ha operato a Satbise, nel distretto di Nuwakot a circa quattro ore di viaggio da Kathmandu. Qui ha curato circa 900 persone effettuando interventi chirurgici, ortopedici e d’urgenza. La missione è durata 20 giorni e non c’è stata una staffetta con un secondo gruppo per problematiche politiche legate alle autorizzazioni del governo nepalese. Il contingente però ha lasciato in dotazione alla popolazione buona parte del materiale sanitario, che servirà ai medici dell’ospedale del posto per continuare nella loro quotidianità ad assistere le persone.

Grande la soddisfazione dei volontari esausti ma soddisfatti di aver messo a frutto ancora una volta la loro professionalità e soprattutto di aver rappresentato, con la loro presenza, la certezza di una risposta assistenziale completa in un momento di disperazione totale. Sabato prossimo 23 maggio verrà mostrato un report su questa missione e sul contributo portato alla popolazione nepalese. La presentazione del report avverrà nel corso della consueta assemblea annuale del Gruppo, che si terrà alle 11 all’ospedale di Cisanello con il professor Giuseppe Evangelista.

Il team era partito con l’unità sanitaria campale dotata di tende, sala operatoria e attrezzature mediche di primo soccorso, sotto l’egida del Dipartimento della protezione civile nazionale e coadiuvati dal corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Quest'ultimo aveva mandato sul posto 10 persone di cui 5 specializzate nel soccorso speleologico e nell’estrazione dei corpi dalle macerie e gli altri di supporto al gruppo sanitario.