Roberta Ragusa, verso l'archiviazione: senza svolte il caso si chiuderà senza colpevoli
Tra sette mesi scadrà la proroga delle indagini che sarà richiesta dalla Procura. Contro il marito della donna scomparsa non sembrano esserci al momento elementi concreti che possano provare la sua colpevolezza. Sarà interrogato solo poco prima della scadenza
Hanno dato esito negativo le ricerche del corpo di Roberta Ragusa, che si sono svolte nei giorni scorsi in alcuni pozzi della Valdera. Dell'imprenditrice di Gello di San Giuliano Terme, scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, nessuna traccia. Nei prossimi giorni riprenderanno le ricerche con il georadar: le ispezioni del sottosuolo, fanno sapere fonti investigative, ''riguarderanno alcuni luoghi preliminarmente individuati e concentrati per lo più nelle vicinanze dell'abitazione di famiglia''. Ma in assenza del ritrovamento dei resti della donna l'indagine rischia seriamente di arenarsi. Il 17 ottobre infatti scadranno i termini delle indagini preliminari, per i quali la Procura chiederà e otterrà un'ulteriore proroga di sei mesi: entro la primavera dunque gli inquirenti dovranno decidere se chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione per Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa e unico indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Gli indizi a carico di Logli, marito di Roberta Ragusa, non sembrano però sufficienti per sostenere l'accusa a giudizio, al punto che la Procura ha più volte sottolineato che se non vi saranno elementi nuovi è pronta a chiedere l' archiviazione del caso. La speranza è dunque quella di entrare in possesso di elementi che possano fornire indicazioni utili anche sotto il profilo scientifico: senza questi elementi la Procura deciderà di convocare l'indagato per l'interrogatorio solo poco prima della scadenza dei termini nella speranza di potergli contestare elementi assai più concreti di quelli di cui attualmente è in possesso. (fonte Ansa)