Roberta Ragusa, il legale di Logli: "Abbiamo molti testimoni per difenderci"
L'avvocato ribadisce il fatto di aver convocato il testimone solo per avere qualche elemento utile per la difesa. "Se sperano in qualche errore commesso in seguito a quello che scrivono i giornali, vuol dire che non hanno così tanti indizi" dice
"Ho inviato a Gozi una lettera raccomandata, circa un mese fa per sentirlo a sommarie informazioni nell'ambito delle indagini difensive, come previsto dalla legge. Nella lettera avevo indicato che il colloquio, come prescrive la normativa, sarebbe stato registrato in audio-video, ma lui mi ha telefonato declinando l'invito. Vorrà dire che lo farò sentire da un giudice". Questa la spiegazione fornita da Roberto Cavani, l'avvocato difensore di Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, sulla convocazione del super testimone Loris Gozi nel suo studio. Il 36enne giostraio emiliano infatti aveva affermato di essere stato contattato da Cavani e che aveva percepito in quella convocazione qualcosa di intimidatorio, ma il legale spazza via ogni ipotesi di 'minacce': solo un modo per avere qualche elemento in più per preparare la difesa dell'unico indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
"A questo punto credo che la procura abbia sposato una tesi e voglia insistere solo su quella. Noi però siamo sereni" ha poi affermato Cavani, commentanto anche le ultime dichiarazioni del procuratore Ugo Adinolfi, che ha detto di sperare in possibili "passi falsi" commessi da Logli in seguito al clamore mediatico suscitato dalla vicenda: "Se dopo oltre un anno di intercettazioni, verifiche e sopralluoghi di ogni genere - conclude il legale - gli investigatori sperano in qualche errore commesso in seguito a quello che scrivono i giornali, vuol dire che non hanno poi così tanti indizi contro il mio assistito. Noi aspettiamo il momento di poter parlare con i magistrati per chiarire tutto e confutare, punto per punto e con numerose testimonianze, qualunque illazione, compresa quella secondo la quale il mio cliente avrebbe fatto verifiche notturne per capire cosa possa o meno avere visto questo testimone. Ma non credo che la procura abbia tanta fretta di ascoltarci". (fonte Ansa)