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Cronaca San Giuliano Terme / Via Ulisse Dini

Roberta Ragusa, ancora ricerche, Adinolfi: "Rischio giallo irrisolto"

Il procuratore capo non ha ancora comunicato la data dell'interrogatorio del marito della donna scomparsa. Si cercano altri elementi utili alle indagini: "Senza un corpo tutto è più difficile"

Punto di situazione e pianificazione dei prossimi step delle ricerche. Sono questi i due temi all'attenzione del debriefing convocato oggi pomeriggio  dal prefetto di Pisa Francesco Tagliente, che ha visto la partecipazione anche del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, prefetto Paola Basilone.

Nel corso della riunione, con il  procuratore capo della Repubblica Ugo Adinolfi, il comandante provinciale dei Carabinieri Gioacchino Di Meglio, impegnato nelle ricerche con i Militari dell'Arma, e le altre Forze e Corpi messe a sua disposizione su tutto il territorio pisano, è stata convenuta la necessità di proseguire nelle attività che hanno fino ad ora condotto al ritrovamento di alcuni reperti, sui quali saranno effettuati accertamenti tecnici specifici.

In particolare, si è fatto riferimento ad alcune ossa craniche umane, trovate lo scorso 26 gennaio a Marina di Pietrasanta, e ora affidate all’istituto di Medicina Legale di Pisa e ad altri frammenti ossei, rinvenuti all’interno di una grotta, che da un primo esame sembrano, tuttavia, essere di natura animale.

In località Colignola (nel Comune di San Giuliano Terme) sono stati recuperati alcuni indumenti femminili, anche in questo caso repertati per ulteriori riscontri.

“Quello delle persone scomparse - hanno condiviso i prefetti Tagliente e Basilone - rappresenta un cono d’ombra nella vita di tante persone sul quale occorre fare luce con determinazione ed energia, nell'interesse della giustizia e dei familiari".

Proprio in questa direzione, la presenza del Commissario Straordinario ed Autorità del Governo preposta al monitoraggio, allo studio e all’analisi dei dati e delle informazioni  concernenti il fenomeno delle persone scomparse, ha rappresentato l'occasione per rivisitare il piano operativo di settore per la Provincia di Pisa, anche alla luce dei recenti aggiornamenti normativi introdotti dalla legge 14 novembre 2012 n. 203, che riconosce e valorizza il ruolo delle Associazioni di volontariato sociale nelle ricerche.

A queste è stato rivolto un particolare ringraziamento per il contributo significativo offerto negli ultimi sei giorni su tutto il territorio della provincia, concorrendo all’impegno dimostrato dai Carabinieri, dalle altre Forze e Corpi di Polizia, dall'Esercito e della Protezione civile.

La notizia delle ricerche in atto ha stimolato centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini, tutte riscontrate con esito negativo.
Il coinvolgimento di chi vive quotidianamente il territorio ha, inoltre, consentito  di individuare ed ispezionare siti, quali grotte carsiche e pozzi, finora non conoscibili perché non censiti.

La pianificazione e la gestione operativa delle ricerche è risultata utile anche per valutare i punti di forza e le criticità relative alle nuove disposizioni contenute nella legge del novembre 2012, con particolare riferimento alle Associazioni di volontariato attive sul territorio.

I volontari del Soccorso Alpino Speleologico Toscano e del CAI Pisa, insieme a quelli dell’Associazione Nazionale Alpini, sezioni di Pisa e Livorno, dell’Associazione Polizia di Stato, dell’ANAS, dell’Unione Provinciale Agricoltori, delle Guardie Ambientali Venatorie di Livorno, nonché al personale del Consorzio di bonifica fiumi e fossi e dell’Ente Parco Migliarino - San Rossore, completeranno, nei prossimi giorni, le ricerche nei luoghi non ancora perlustrati.

Le battute effettuate hanno, inoltre, permesso il recupero di altro materiale sensibile, anche se non attinente al caso di Roberta Ragusa, come, ad esempio, alcuni contenitori di detonatori sui quali sono tuttora in corso ulteriori riscontri, rinvenuti sempre all'interno di una grotta. Oltre a ciò, nel corso delle operazioni è stato possibile procedere alla mappatura delle aree ad oggi non ancora rilevate.

IL PROCURATORE ADINOLFI. "E' chiaro che se non riuscissimo mai più a trovare il corpo questo rischierebbe di restare un giallo irrisolto". Lo ha detto il procuratore di Pisa, Ugo Adinolfi, al termine della riunione convocata in prefettura. Il magistrato ha anche sottolineato però che gli inquirenti non si rassegnano e continuano a indagare per dare una spiegazione alla sparizione dell'imprenditrice pisana, svanita nel nulla la notte tra il 13 e il 14 gennaio di un anno fa. Restano convinti che sia stata uccisa e il maggiore sospettato é il marito Antonio Logli, unico indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. "Non abbiamo ancora fissato la data dell'interrogatorio - ha aggiunto Adinolfi - e non è importante sapere quando ci sarà. Adesso è importante acquisire altri elementi utili alle indagini, poi ovviamente procederemo anche al suo interrogatorio. Le ricerche proseguiranno anche nei prossimi giorni, pur con un numero minore di persone, perché dobbiamo esaminare alcuni siti che ancora devono essere ispezionati. Poi tireremo le somme, ma è chiaro che senza un corpo che possa darci altre informazioni tutto diventa più difficile".
 

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