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Cronaca

Sanità, la Cgil attacca: "Sistema pubblico in crisi, salute sempre più cara"

Il sindacato denuncia che nella nuova ondata pandemica a scontare i costi maggiori sono lavoratori e pensionati

"Ormai siamo in piena nuova ondata Covid, i dati sulla diffusione di Omicron sono impressionanti, e l’effetto di massa è una grande preoccupazione e una diffusa difficoltà nel tracciamento e nell’isolamento" denuncia la sezione pisana della Cgil. Il sindacato tiene il punto anche sulla vaccinazione: "E’ indubbio che la campagna vaccinale in Italia ed in Toscana sia andata bene ed è proprio grazie al vaccino se le migliaia di positivi di oggi non intasano gli ospedali e non rischiano di morire. Ed è per questo che la Cgil conferma la sua posizione: siamo a favore dell’obbligo vaccinale e per una forte campagna di convincimento, perché il vaccino è l’unica arma di massa contro la pandemia". 

Il comunicato del sindacato prosegue: "Ma la scarsa copertura vaccinale a livello mondiale, la ripresa produttiva e la relativa ripresa della circolazione degli uomini e delle merci, la presenza anche in Italia di persone non vaccinate hanno permesso al virus di modificarsi e di diffondersi di nuovo e con estrema velocità". "In Italia l’economia appena ripartita rischia di nuovo un rallentamento - è l'allarme di Cgil - l’occupazione in ripresa è fatta al 90% di lavoro precario. I salari, tra i più bassi d’Europa, crescono dello 0,8% nell’ultimo anno ma sono divorati dall’inflazione e non compensati da un'iniqua riduzione dell’Irpef. E le conseguenze immediate della nuova ondata Covid pesano come macigni sui lavoratori e soprattutto lavoratrici, sui pensionati e soprattutto sulle pensionate, sui giovani con lavoro precario e povero".

Una grande criticità viene riscontrata anche nel settore della sanità: "Infatti crescono i costi della prevenzione: cresce il prezzo delle FFP2, tanto che è dovuto intervenire il governo per regolarlo, crescono i costi dei tamponi rapidi e le difficoltà nel farli, crescono vergognosamente i costi dei tamponi molecolari privati, cresce la insofferenza dei positivi plurivaccinati costretti all’isolamento. Il sistema del tracciamento pubblico è in tilt e ogni forma di servizio privato collegato alla salute è carissimo e fa lauti guadagni. La sanità pubblica è oggettivamente sotto attacco - conclude il sindacato - la Cgil dice no a questa privatizzazione strisciante della salute pubblica. A questo ulteriore attacco ai salari ed alle pensioni. A questo abbandono dei più fragili ancora una volta costretti a scegliere tra lavorare e curarsi, tra mangiare o fare prevenzione sociale".

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