Sant'Ermete, si torna a protestare: bloccata via Emilia per chiedere le nuove case popolari
A partire dalle 17.30 di venerdì il Comitato di quartiere di Sant'Ermete ha bloccato il traffico sulla via Emilia per un paio d'ore. I cittadini temono un allungarsi dei tempi della riqualificazione delle case popolari, con il degrado che avanza
Tornano letterlamente in strada i cittadini di Sant'Ermete per chiedere tempi certi di attuazione del progetto di riqualificazione del quartiere. Ieri infatti, a partire dalle 17.30, blocchi del traffico sulla via Emilia hanno causato problemi alla circolazione per circa un paio d'ore, con gli attivisti del comitato che spiegavano le ragioni del manifestare.
"Dopo anni di attesa, con un vergognoso ritardo rispetto ai tempi annunciati, sono state assegnate le case del primo lotto del progetto di riqualificazione di Sant'Ermete. Adesso è prevista la demolizione dei palazzi vuoti non più a norma, per edificarne di nuovi. Tuttavia sembra che anche questa volta Apes e Comune non rispetteranno i tempi: infatti i lavori non sono ancora iniziati".
La paura è che i tempi di realizzazione delle nuove case popolari al posto delle vecchie siano più lunghi di quanto previsto. "Per ora - denunciano gli attivisti - l'unico intervento effettuato dagli operai del Comune è stato distruggere i bagni e i sanitari delle case vuote e sradicare porte e finestre, sostituendole con pannelli di compensato, probabilmente per non farle occupare. Che senso ha devastare così queste case, quando dovrebbero essere abbattute e ricostruite in tempi brevi?".
Il dubbio ha riacceso la protesta, chieste all'amministrazione indicazioni precise: "Se così fosse, sarebbe inaccettabile! Per gli abitanti vorrebbe dire convivere, forse per anni, con il degrado che deriva da quattro palazzine abbandonate proprio in mezzo al quartiere! Per questo vogliamo assolutamente avere garanzie sul fatto che ci siano fondi sufficienti per completare il progetto; vogliamo che ci siano comunicate le tempistiche dei lavori e che questa volta siano rispettate".
Annunciato un prossimo presidio sotto il palazzo comunale: "La popolazione è stufa di vedere il degrado avanzare nel proprio quartiere, stufa di farsi prendere in giro, stufa di false promesse. Chiediamo di essere ricevuti dalla Commissione controllo e garanzia per ottenere un resoconto preciso dello stato dei lavori".
