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Cronaca Santa Croce sull'Arno

Depuratore Aquarno di Santa Croce: controlli Arpat e sanzioni per alcune irregolarità

L'ente ambientale non ha riscontrato nei primi sette mesi del 2021 Valori limite di Emissione superiori al consentito

Nello scorso giugno Arpat ha svolto un controllo sull'impianto di depurazione, gestito dalla società Consorzio Aquarno SpA nel Comune di Santa Croce sull’Arno, che effettua il trattamento di acque reflue urbane a prevalenza industriale di tutta l'area del Distretto Conciario Toscano situata sulla riva destra dell'Arno. Arpat ha concentrato le verifiche sul rispetto di alcune prescrizioni previste dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA): al termine delle operazioni sono emerse irregolarità di tipo amministrativo, per le quali sono state emesse sanzioni a carico del gestore dell'installazione.

Rispetto alle tredici prescrizioni verificate, riferisce l'Arpat, le irregolarità che hanno portato alle sanzioni sono dovute a:
- mancato invio della relazione con la descrizione delle caratteristiche principali del nuovo serbatoio contenente soda caustica;
- mancato invio della comunicazione riguardante la strumentazione installata per monitorare i punti chiave dell’impianto;
- con riferimento alle emissioni odorigene è stato verificato il non rispetto del cronoprogramma che prevede l'installazione di un sistema di nebulizzazione di un prodotto per l’abbattimento dell’idrogeno solforato derivante dalla grigliatura industriale, come previsto dal piano di gestione degli odori predisposto dalla ditta;
- non effettuazione della prova di pompaggio di lunga durata con determinazione della curva abbassamenti e risalita, su tutti i piezometri installati;
- mancato invio dei risultati di interventi di verifica e delle previsioni di monitoraggi periodici sulle strutture più critiche, relativamente alle strutture interrate di stoccaggio e trasferimento reflui.

Un'altra delle prescrizioni dell'AIA prevedeva la predisposizione di una rete di monitoraggio delle acque sotterranee. Il primo campionamento delle acque sotterranee, effettuato a fine marzo in contraddittorio tra Arpat e la ditta, ha evidenziato il superamento, per il parametro cloruro di vinile, delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) previste dal D. Lgs. 152/2006, a seguito del quale si è reso necessario attivare il procedimento di bonifica. A luglio 2021 Arpat ha espresso parere favorevole alla realizzazione delle indagini proposte nel Piano della Caratterizzazione, la cui finalità è determinare l’origine della potenziale contaminazione da organoclorurati riscontrata a marzo in sede di campionamento della falda freatica.

Dal punto di vista ambientale l'analisi e l'attività di controllo di Arpat, nei primi sette mesi del 2021, sul rispetto dei Valori limite di Emissione (VLE), non ha riscontrato parametri fuori dai limiti.

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