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Cronaca

Morosità incolpevole, scade la proroga: 46 famiglie a rischio sfratto

Domenica scade la proroga concessa dalla Prefettura. I casi affrontati dal Comune nell'ultimo mese sono stati 103: 30 sono stati risolti, 18 sono in via di risoluzione mentre in 9 casi il provvedimento è stato sospeso

Quarantasei famiglie pisane a rischio sfratto per morosità incolpevole. E' quanto emerso questa mattina nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo Gambacorti per fare il punto della situazione a pochi giorni dalla scadenza della proroga concessa il mese scorso dalla Prefettura su richiesta del Comune di Pisa. Presenti l'assessore alla Casa, Ylenia Zambito, insieme al presidente e al direttore di Apes, Lorenzo Bani e Giorgio Federici, e al responsabile dell'ufficio casa del Comune, Stefano Galli.

"Domenica - ha spiegato la Zambito - scadrà la proroga agli sfratti concessa dal Prefetto. Nel corso di questo mese abbiamo lavorato per risolvere la situazione di tutte quelle famiglie che non riescono più a pagare l'affitto per morosità incolpevole, cioè o per motivi economici legati alla crisi o per malattia grave o scomparsa di un familiare. In totale i casi affrontati sono stati 103: molte di queste situazioni sono state già state risolte mentre altre sono in via di risoluzione. Quarantesei famiglie, invece, da lunedì prossimo rischieranno di perdere la loro abitazione. Stiamo comunque lavorando insieme alle altre istituzioni per trovare ulteriori soluzioni".

LE MISURE GIA' MESSE IN CAMPO. In totale su 103 casi affrontati dall'amministrazione le situazioni già risolte sono 30. "Entro fine gennaio - ha proseguito l'assessore Zambito - assegneremo 20 nuovi alloggi popolari a Calambrone secondo la nuova graduatoria Erp, di questi 6 sono per le famiglie con sfratti per morosità incolpevole. A 5 famiglie è stata inoltre assegnata una casa in emergenza abitativa a Sant'Ermete grazie alla collaborazione con la Società della Salute. Si aggiungono una assegnazione con la graduatoria Erp 2011, 2 assegnazioni straordinarie di alloggi di resulta e una con l'Agenzia Casa. Quindici situazioni sono state risolte grazie ai contributi regionali (14) e nazionali (1) che hanno aiutato le famiglie a sanare le situazioni con i padroni di casa".

Oltre alle 30 situazioni già risolte ci sono altre 18 famiglie per cui la soluzione dovrebbe essere vicina. "Cinque famiglie - ha affermato la Zambito - entro il mese di gennaio potranno cambiare casa grazie al contributo regionale. In altri 13 casi sono in corso le trattative con i proprietari. A questi si aggiungono 9 provvedimenti sospesi per i prossimi mesi grazie ai contributi nazionali e al bando per finita locazione e un caso di trattativa per l’agenzia casa. Quindi in totale 57 situazioni risolte o in via di soluzione su 103 famiglie".

POSSIBILI SOLUZIONI. Per fronteggiare gli altri 46 casi il Comune, insieme alle altre istituzioni e ai sindacati degli inquilini, sta studiando ulteriori possibili soluzioni. Una di queste prevede l'utilizzo di 33 appartamenti vuoti a Sant'Ermete. "Si tratta di alloggi lasciati liberi dai precedenti inquilini - afferma Lorenzo Bani, presidente di Apes - e che per essere riconsegnati andrebbero ristrutturati con una spesa media di 10mila euro. La maggior parte di questi soldi servirebbe per creare nuovi impianti di riscaldamento. Una spesa che avrebbe poco senso visto che si tratta di alloggi destinati a essere demoliti per ricostruire nuovi e moderni appartamenti. Per questo abbiamo mandato una lettera a Prefettura, Asl e Vigili del Fuoco: la richiesta è quella di convocare, in tempi brevi, un tavolo tecnico tra i soggetti interessati e insieme decidere di utilizzare, in deroga alle ultime normative, stufe a pellet invece dei nuovi inpianti di riscaldamento. Tutto questo mettendo però allo stesso tempo in sicurezza gli impianti elettrici con degli appositi salvavita".

Una riunione che potrebbe servire per decidere anche ulteriori 'proroghe' degli sfratti (tecnicamente si parla di 'graduazione della forza pubblica' Nda), soprattutto per quei casi in cui la soluzione abitativa risulterebbe più vicina. Infine un appello ai privati. "La richiesta - conclude Bani - è quella di mettere a disposizione dell'Agenzia Casa, che a Pisa funziona ed offre ai proprietari tutte tutte le garanzie possibili, gli alloggi sfitti".

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