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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pontedera / Via del Ceppo

Pontedera, segnalati scarichi domestici non in regola: "Escrementi in mezzo all'abitato"

E' la denuncia di Alessandro Tantussi, un cittadino di Pontedera, secondo cui sarebbero diversi i casi in città. In due occasioni il Comune avrebbe anche emesso un'ordinanza che però non si sarebbe mai preoccupato di far rispettare

Scarichi domestici non in regola a Pontedera. E' la denuncia di Alessadro Tantussi, un cittadino, che segnala come nelle zone periferiche della città siano "diversi i casi di acque luride provenienti dagli scarichi domestici che non sempre finiscono nelle pubbliche fognature".

Tantussi fa in particolare riferimento a due abitazioni di via Del Ceppo a Pardossi. "Dalla fine dello scorso anno - scrive Tantussi in una nota - il comune di Pontedera è a conoscenza degli scarichi non in regola di due famiglie, che fanno defluire i propri liquami nelle condutture delle acque piovane. Cosicché nel mezzo dell’abitato e in prossimità di camere e cucine ristagnano gli escrementi, con tutti i comprensibili disagi di vivibilità e decoro a carico dei residenti".

A febbraio di quest’anno il Comune avrebbe anche emesso un’ordinanza che, constatando l’emergenza ambientale, imponeva entro 30 giorni di regolamentare l'allaccio dello scarico alle due famiglie. "Nonostante i numerosi solleciti scritti - continua Tantussi - con cui gli abitanti di via Del Ceppo hanno chiesto a Comune ed Asl una pronta risoluzione, le mosche, il puzzo e le zanzare sono ancora lì. Il problema permane e non è stata elevata alcuna sanzione".

"Eppure - prosegue Tantussi - già dal 2004 (ma il regolamento della pubblica fognatura a Pontedera risale alla fine degli anni ’80) gli scarichi domestici fuori fognatura sono vietati e il Comune aveva emesso una comunicazione con la quale si prometteva agli irregolari sanzioni amministrative non trascurabili, con multe da 5.164 a 51.645 euro".

"Il 'buon andamento' di un'amministrazione - conclude Tantussi - non si giudica dalla produzione di atti ma dal raggiungimento del risultato. Che senso hanno l’autorità, il prelievo fiscale e l’utilizzo delle risorse che ne derivano, se le norme non vengono fatte rispettare e sono destinate a rimanere inascoltate come le 'grida' di Manzoniana memoria? Sono 10 anni che è stato emanato un regolamento. Forse si tratta di mancanza di volontà, forse di scarsa sensibilità per l’igiene o forse si tratta di semplice ma colpevole negligenza. Ma la domanda sorge spontanea: non sarà mica che si deve evitare di dar fastidio a qualcuno? Forse proprio a quegli amici che portano i voti?".

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