rotate-mobile
Cronaca

Scienza e Vita di Pisa e Livorno: "Basta Canapisa!"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Per il 17° anno Pisa, autentico gioiello di città d’arte, ospita un' oscena manifestazione che ha tra i suoi fini la rivendicazione della libertà e del diritto di drogarsi.

Gli effetti della droga (qualunque essa sia, a cominciare dai derivati della cannabis i cui consumatori sono il 10% del totale degli ospiti nei centri di recupero) sono sotto gli occhi di tutti: frotte di giovani e meno giovani vaganti per strada in preda a crisi di astinenza pronti a qualsiasi cosa per soddisfare un’effimera sensazione di  benessere che, dopo qualche minuto, svanisce e li lascia ancor peggio di prima. 
Di fronte a questo scenario nessuno pare avere il coraggio di dire la verità, in primo luogo chi incarna le istituzioni (Comune, Prefetto, Questore…), rimpallandosi a vicenda pur di non dire ciò che è sotto gli occhi di tutti: “il re è nudo”!.
Non tanto o non solo per il degrado che immancabilmente segue a manifestazioni del genere, con migliaia di persone che piovono da tutta Italia, in una città come Pisa che già deve sopportare ogni giorno il notevole flusso di persone che gravitano attorno al “mercato” della droga (la nostra città è considerata una piazza di assoluto rilievo in tal senso) in cui sguazza tranquillamente una bassa manovalanza difficilmente perseguibile, per lo più straniera, arruolata dalla malavita; quanto per il messaggio irresponsabile che viene dato o lasciato passare ancora una volta da parte di chi dovrebbe presiedere alla “buona amministrazione” (art. 97 Cost.ne).
E “buona amministrazione” significa, nel caso di specie, promuovere modelli di riferimento positivi per la salute individuale e pubblica, di educazione civica al rispetto della città, ecc., partendo dai dati che la scienza offre sugli effetti delle dipendenze dalle droghe che, per loro natura, non si distinguono fra “leggere” o “pesanti”, bensì in base alla presenza dei principi attivi come il D9 THC delle “canne” che può arrivare, per esempio, fino al 60%. Prevenire è molto meglio che dover poi curare.
Come rappresentante dell’ Associazione Scienza e Vita di Pisa e Livorno, trovo veramente inescusabile la condotta di chi riveste pubbliche responsabilità in questa città, e delle parti politiche che sostengono Canapisa o non fanno niente per evitare l’ennesima grave offesa al suo tessuto sociale, augurandomi vivamente che si possa chiudere al più presto questa triste pagina di cronaca cittadina e sperare in una inversione di rotta: verso la libertà dalla droga.
Avv. Aldo Ciappi - Scienza e Vita di Pisa e Livorno   

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scienza e Vita di Pisa e Livorno: "Basta Canapisa!"

PisaToday è in caricamento