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Cronaca

Sciopero fiscale, Confesercenti al Sindaco: "Passi dalle parole ai fatti"

Dopo le parole del primo cittadino Conti, l'associazione di categoria chiede la cancellazione dei tributi comunali. La Cgil contro l'iniziativa promossa da Confcommercio: "Eversiva e contraria al patto sociale"

Fa discutere la presa di posizione del sindaco di Pisa, Michele Conti, che si è detto vicino ai commercianti che aderiranno allo sciopero fiscale lanciato da Confcommercio. A invitare il primo cittadino a passare "dalle parole ai fatti" è Confesercenti Toscana Nord, con il responsabile area pisana Simone Romoli. "Apprezziamo le parole del sindaco Michele Conti a sostegno del commercio pisano ancora stritolato dall’emergenza coronavirus, che dimostra così di comprendere le difficoltà degli imprenditori. Per questo ci attendiamo che dalle parole si passi subito ai fatti cominciando con la cancellazione dei tributi comunali per i quali non serve attendere i Dpcm del governo".

"Siamo in fase storica senza precedenti - insiste Romoli - e per questo non possono essere messe in campo strategie o politiche già viste. Dobbiamo mettere da parte i regolamenti sui tributi, le norme sulle imposte locali e pensare solo alla salvezza delle imprese cittadine in attesa che la morsa del virus si allenti. Per questo rinnoviamo la richiesta al Comune di Pisa di cancellare le rate Tari di prossima scadenza. Chiediamo inoltre che sia già annunciata la conferma dell’esenzione del suolo pubblico e dell'imposta di soggiorno anche per il 2021”.

Confesercenti Toscana Nord guarda anche alle prossime feste natalizie. “Le luci sono state montate interamente a spese del Comune e di questo ringraziamo l’amministrazione. Se, come ci auguriamo, usciremo dalla zona rossa tra non molto, dobbiamo favorire lo shopping. Rinnoviamo quindi la richiesta di parcheggi gratuiti in centro storico sulle strisce blu per tutto il giorno almeno fino a Natale. In questo caso uno strumento indiretto di sostegno, questo caso indiretto, sul quale Palazzo Gambacorti ha mano libera e modo di far seguire i fatti agli annunci. La sopravvivenza delle imprese deve passare dai sostegni immediati del governo, al quale abbiamo già chiesto di allargare i settori che rientrano nei ristori a cominciare dai prossimi decreti, ma anche da quelli locali". 

Diversa la posizione della Cigil. "Leggiamo - scrive in una nota Mauro Fuso, Segretario Generale Cgil Pisa - della solidarietà del sindaco di Pisa nei confronti dello sciopero fiscale annunciato da Confcommercio Toscana. Fatto salvo le difficoltà obbiettive e più generali del settore, che coinvolge tanto le imprese quanto i lavoratori, viene da chiedersi come si dovrebbero comportare proprio i lavoratori che insieme ai pensionati alimentano circa il 90% delle entrate fiscali Irpef". La fiscalità generale rappresenta la fonte principale delle risorse che nel nostro Paese sostengono lo stato sociale e i servizi che vengono erogati a tutti i cittadini".

"In questo senso - prosegue Fuso - lo sciopero fiscale appare eversivo e contrario al patto sociale di cittadinanza che lega qualsiasi comunità. Dalle Istituzioni ci aspetteremmo di certo comprensione per tutte le categorie in difficoltà, ma nel quadro dell'art.53 della nostra Costituzione: 'Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività'. Secondo noi la rivendicazione da avanzare riguarda la quantità di risorse eque e mirate nelle situazioni di maggiori difficoltà, senza nulla concedere a roboanti secessioni fiscali che alla fine hanno il solo risultato di ridurre i servizi pubblici, dalla sanità all'istruzione".

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